Il prof. di musica Ezio Diazzi saluta Carpi

Si può dire che con il professor Diazzi sia cambiato l’insegnamento della musica. “Io sono nato con questa scuola nella quale ho fortemente voluto l’auditorium e una dotazione di strumenti che in pochissime altre scuole è possibile ritrovare. Qui mi è stato permesso di sperimentare una modalità di insegnamento innovativa apprezzata dagli studenti e anche dalle loro famiglie”.

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ph Mazzoli

C’era fin dall’inizio, quando la scuola media era solo sulla carta. “Insieme al prof. Manlio La Placa e al dirigente scolastico Tiziano Mantovani ero stato convocato negli uffici comunali per suggerire eventuali integrazioni al progetto dell’edificio della nuova scuola secondaria di primo grado di via Canalvecchio a Carpi”. Il professor Ezio Diazzi ricorda con commozione l’amico e collega scomparso, “che era architetto e fu in grado di esprimere le sue competenze anche in quell’occasione”.

Diazzi porterà con sé più di dieci anni di ricordi ora che ha scelto di trascorrere gli ultimi tre anni di lavoro a Mirandola presso le scuole medie Montanari. “E’ stata una decisione sofferta dopo quarant’anni di insegnamento trascorsi per la maggior parte a Carpi ma sono arrivato a un’età, 64 anni, in cui le trasferte iniziano a pesare e i ritmi sono diventati molto faticosi. Da qui la scelta di lavorare vicino a casa, ma dispiace molto anche a me lasciare le Margherita Hack e tanti insegnanti con cui collaboro da quindici anni”.

Si può dire che con il professor Diazzi sia cambiato l’insegnamento della musica. “Io sono nato con questa scuola nella quale ho fortemente voluto l’auditorium e una dotazione di strumenti che in pochissime altre scuole è possibile ritrovare. Qui mi è stato permesso di sperimentare una modalità di insegnamento innovativa apprezzata dagli studenti e anche dalle loro famiglie”. Questa esperienza è stata condivisa da Ezio Diazzi che è autore dei libri sulla didattica e l’ educazione musicale della casa editrice Sanoma, adottati in tante scuole. “Sono stato in diverse parti d’Italia per presentarli ed è stata una grande soddisfazione vedere i libri stampati in 400mila copie: anche questo ha ulteriormente incentivato la voglia di sperimentare”.

Grazie alla disponibilità del prof. Diazzi, alle medie Hack è stato possibile organizzare in orario extrascolastico attività di canto e corsi per tecnico del suono a cui hanno partecipato centinaia di studenti. “Non c’è un segreto, l’insegnamento della musica avviene attraverso il coinvolgimento dei ragazzi con i quali instauro un buon rapporto e, nonostante l’età, ancora suono con loro facendomi trasportare dall’entusiasmo. L’elemento più innovativo sono stati sicuramente i video tutorial sul canale You Tube. “Con i miei video spero di riuscire a trasmettere la passione che mi ha accompagnato in tutti questi anni e a far accrescere nei ragazzi la loro autostima e sicurezza” confida l’insegnante che si avvale di strumenti digitali e social molto vicini ai ragazzi che li apprezzano utilizzandoli per imparare, ascoltarsi e migliorare. Ci sono video visualizzati da tre milioni di persone e non sono mancati riscontri positivi come il video postato dai Ricchi e Poveri dopo che un’alunna era stata al loro concerto e aveva cantato i brani imparati a scuola.

“La più grande soddisfazione è vederli crescere e conservare la passione per la musica frequentando il liceo musicale e raggiungendo importanti obiettivi: Sara De Sapio oggi è professoressa di canto e il bambino prodigio Tommaso Cisternino è un talento del violino”.

Tra i ricordi più belli il concerto dello scorso anno nel Cortile d’Onore di Palazzo Pio organizzato insieme al prof. Luca Guerzoni e l’esibizione dell’orchestra due anni fa in Teatro Comunale nell’ambito delle manifestazioni per Margherita Hack.

Inutile dire che Ezio Diazzi è uno di quei professori che ci mancherà.

Sara Gelli

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