“Vogliamo rendere il volontariato facile e accessibile a tutti”

Il volontariato ha cambiato pelle. I capelli dei volontari si sono fatti sempre più grigi e quella del ricambio generazionale è la vera sfida con cui il mondo del no profit deve confrontarsi oggi. Non solo, il cambiamento dev’essere strutturale: le associazioni affini operanti in un medesimo ambito sono numerose, pertanto fare rete, dando vita a vere e proprie aggregazioni, unendo le forze insomma, è una strada segnata se vogliono sopravvivere. Per salvaguardare questo prezioso capitale umano e darvi nuova linfa vitale, nel gennaio dello scorso anno, a Carpi, è nata l’interessante start up Bravo! Ideata dai due 28enni Nicole Morini e Filippo Notari, entrambi laureati in Economia, Bravo! È nata per mettere in contatto chi desidera prestare fattivamente aiuto, dalle aziende private agli enti pubblici, alle scuole, con chi necessita di una mano.

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Nicole Morini e Filippo Notari

Il volontariato ha cambiato pelle. I capelli dei volontari si sono fatti sempre più grigi e quella del ricambio generazionale è la vera sfida con cui il mondo del no profit deve confrontarsi oggi. Non solo, il cambiamento dev’essere strutturale: le associazioni affini operanti in un medesimo ambito sono numerose, pertanto fare rete, dando vita a vere e proprie aggregazioni, unendo le forze insomma, è una strada segnata se vogliono sopravvivere.

Per diventare più attrattivo, anche in considerazione delle differenti disponibilità di tempo libero delle persone in età attiva e dei più giovani, è inoltre necessario fare un ulteriore passo avanti, ovvero far propria la consapevolezza che il volontariato deve diventare maggiormente flessibile. Per salvaguardare questo prezioso capitale umano e darvi nuova linfa vitale, nel gennaio dello scorso anno, a Carpi, è nata l’interessante start up Bravo! Ideata dai due 28enni Nicole Morini e Filippo Notari, entrambi laureati in Economia, Bravo! È nata per mettere in contatto chi desidera prestare fattivamente aiuto, dalle aziende private agli enti pubblici, alle scuole, con chi necessita di una mano. Bravo! nasce da un’idea semplice ma potente: “rendere il volontariato facile e accessibile a tutti è la nostra vision. Noi – spiega Nicole – crediamo fortemente nel potere delle piccole azioni e quindi, anche in considerazione del nostro personale impegno abbiamo deciso di fare qualcosa per avvicinare aziende e istituzioni ad associazioni e organizzazioni no profit”.

Come? Organizzando giornate di volontariato che lasciano il segno: “puliamo spiagge, cuciniamo con persone con disabilità, riqualifichiamo spazi urbani abbandonati, piantiamo alberi, e molto altro ancora” spiegano i due.

Sul fronte aziendale, Nicole e Filippo, trasformano le attività di team building in esperienze che oltre a unire i lavoratori fanno bene alla comunità. “I colleghi lavorano insieme, si conoscono meglio e alla fine della giornata tornano a casa con la soddisfazione di aver fatto qualcosa di concreto per gli altri. Sono stati al Bistrò per mettere le mani in pasta insieme ai ragazzi disabili che vi operano, hanno giocato insieme a una squadra locale a sitting volley… esperienze inclusive che fanno riflettere, che obbligano a mettersi in discussione e che, in tanti casi, fanno rivalutare le proprie priorità e anche le proprie sicurezze, abbattendo pregiudizi”.

Agli studenti invece Nicole e Filippo propongono uscite didattiche che trasformano l’educazione civica in azione, non ultima la bella gita che due classi dell’Itis Vinci hanno fatto a Rimini per ripulire il litorale insieme ai volontari di alcune associazioni ambientaliste del posto.

Occasioni insomma che li aiutano a diventare protagonisti, a toccare con mano “problemi sociali e ambientali, capendo che possono diventare parte della soluzione”.

Esperienze preziose che, spesso, diventano un vero e proprio trampolino di lancio per diventare volontari. “Il nostro compito è quello di dare alle associazioni la possibilità di mostrarsi all’esterno in modo diverso, soprattutto agli occhi dei ragazzi. Noi creiamo progetti ad hoc per loro e gliene facciamo dono affinché li possano replicare a loro piacimento. Abbiamo già coinvolto centinaia di persone e collaboriamo con oltre 300 associazioni in tutta Italia. In futuro vorremmo cercare di concentrarci sempre più sulla realtà locale, quella che viviamo quotidianamente. Il volontariato – conclude Nicole – è profondamente cambiato. Ci sono luoghi, come i circoli, che hanno tante potenzialità ma i nonni devono lasciare spazio anche ai giovani che oggi non vi trovano spazio. Ognuno può – e deve – mettere al servizio altrui i propri talenti e le proprie competenze”. Affinché tutti possano darsi una reciproca pacca sulla spalla e dirsi Bravo!

Jessica Bianchi

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