Dopo un anno di commissariamento, affluenza in calo a San Prospero, unico comune nel modenese al voto in questa tornata amministrativa. Ha votato il 58,67% degli aventi diritto: un dato in netta flessione rispetto al 2019 quando votò complessivamente il 70.48% dei cittadini.
Erano tre i candidati in corsa per la carica di sindaco e 12 i consiglieri da eleggere. Nel centrosinistra grande assente il Partito Democratico, che dopo le dimissioni a gennaio del segretario del circolo locale ha scelto di non presentare una propria lista e di non dare sostegno esplicito ai due candidati di centrosinistra.
Borghi, ex sindaco, è stato rieletto con il 52,32%: ex iscritto Pd autosospeso dal dicembre scorso guidava la lista “San Prospero 2030”, sostenuta da Azione, Partito Socialista Italiano e Movimento Cinque Stelle.
Ha totalizzato il 21,03% Eva Baraldi, Correva, assessore all’istruzione dell’ultima legislatura e di fede Pd, ufficialmente sostenuta dai Verdi.
Per il centro destra Bruno Fontana, ex segretario provinciale del Siulp, con la lista “San Prospero per il cambiamento”, sostenuta da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Noi Moderati ha ottenuto il 26,65
