Quattro carpigiani — Carmine Iarrobino, Lorena Incerti, Luca Pivetti e Silvia Torricelli — hanno attraversato l’oceano per prendere parte alla 129ª edizione della Boston Marathon, insieme ad altri quasi 300 italiani. Considerata la limitata disponibilità di pettorali, partecipare alla Boston Marathon è una vera e propria impresa. Ma grazie ai tempi ottenuti nelle maratone precedenti, i nostri atleti sono riusciti a conquistare il tanto ambito pettorale e a rappresentare con orgoglio i colori dell’Atletica Cibeno. Per la società è un grande onore poter contare su atleti di questo calibro, capaci di portare il nome di Carpi e dell’Atletica Cibeno in giro per il mondo.Il totale dei partecipanti a questa edizione è stato di 32.000, un numero decisamente inferiore rispetto alle altre Major come New York, Chicago, Berlino e Londra.
La gara è stata vinta dal keniano John Korir in 2:04:45, mentre tra le donne ha trionfato la connazionale Sharon Lokedi in 2:17:22.Anche i nostri portacolori si sono distinti con risultati straordinari, nonostante le difficoltà di un percorso notoriamente impegnativo:
- Carmine Iarrobino è stato il primo dei quattro a tagliare il traguardo in 3:08:39. Partito un po’ troppo veloce, ha pagato nel finale, ma resta comunque pienamente soddisfatto.
- A seguire, l’instancabile e ormai ben nota in città Silvia Torricelli, che ha chiuso con un eccellente 3:09:47, entrando così nella top ten delle donne italiane più veloci, in questa maratona.
Luca Pivetti, reduce da un infortunio di alcuni mesi fa, non è riuscito a esprimersi al meglio, ma ha comunque portato a termine la maratona in 3:25:31, con grande soddisfazione personale.
- Per Lorena Incerti è stata una giornata da ricordare: ha infatti ottenuto il personal best e conquistato la sua quinta stella con il tempo di 3:29:29.
“PB a Boston! Grata a Dio per il dono della corsa e di esserci, in una maratona carica di energia, cori e tifo continuo. Ho creduto nel personal, senza mollare, grazie alla forza mentale, alla positività e al sostegno di chi era con me e da casa. Dopo mesi di sacrifici, oggi è una vittoria: piccola nel mondo, ma con il mio nome e cognome” racconta Lorena dopo l’arrivo. I quattro sono volti ben noti a Carpi, atleti che si vedono spesso sfrecciare per le strade della città durante gli allenamenti. Questi risultati sono il frutto di tre mesi di preparazione intensa, fatta di corse al mattino, al pomeriggio e spesso anche alla sera, tra impegni di lavoro e vita quotidiana, per farsi trovare pronti a una delle sfide più affascinanti e difficili del panorama mondiale.
Nino Squatrito