Il via libera a procedere è arrivato ieri mattina, 17 aprile. Si è infatti conclusa positivamente la Conferenza dei Servizi che ha dato il proprio nullaosta: l’impianto agrivoltaico Cascinetto, presentato dalla Sonnedix Leonardo srl, si farà. Ora l’iter burocratico prevede che il verbale venga inviato a tutti i soggetti in campo per essere firmato, dopodiché, tra una decina di giorni, l’autorizzazione – che prevede anche varie prescrizioni di mitigazione ambientale per limitare l’impatto visivo dell’impianto – diverrà ufficialmente definitiva.
L’area agricola dove sorgerà Cascinetto, a ridosso dell’impianto di trattamento rifiuti Ca.Re, a Fossoli, avrà un’estensione di circa 30 ettari, di cui poco più di 20 di area recintata e utilizzata per l’installazione dei moduli fotovoltaici mentre le restanti parti saranno destinate alle fasce di rispetto.
Il progetto riguarda la realizzazione di un nuovo impianto agrivoltaico di potenza nominale pari a 17,73 MWp e delle relative opere di connessione alla rete elettrica, ovvero un elettrodotto interrato in alta tensione e l’ampliamento della Stazione Elettrica della RTN a 380/132 kV denominata Carpi-Fossoli di Terna. Cascinetto, lo ricordiamo, aveva tenuto banco in Consiglio Comunale a febbraio, quando i consiglieri non avevano approvato la variante urbanistica, con apposizione di vincolo espropriativo, propedeutica alla realizzazione dell’elettrodotto (per maggiori info: https://temponews.it/2025/02/28/agrivoltaico-pd-carpi-a-colori-e-avs-decidono-di-non-votare/).
Un diniego che a poco è servito, dal momento che la partita, dopo essere finita nelle mani della Conferenza dei Servizi, ha avuto tutt’altro esito, ovvero l’assenso all’infrastruttura “per posizione prevalente”, superando così il parere del consiglio comunale.
Cascinetto aveva già incassato il via libera della Regione: “Vista, infine, la documentazione tecnica pervenuta ed espletata la procedura di screening dalla quale si evince che il progetto in oggetto non determina incidenza negativa significativa sul sito della Rete Natura 2000 interessato, con la presente si comunica l’esito positivo della Valutazione di incidenza” si legge nell’istanza regionale. Anche ARPAE Servizio Autorizzazioni e Concessioni Modena era dello stesso parere: “Oltre ai benefici ambientali condotti dalla coltivazione agricola integrata alla produzione di energia elettrica da fonte fotovoltaica, il progetto prevede la realizzazione di interventi di mitigazione volti a minimizzare l’interferenza dell’opera sugli aspetti ambientali e paesaggistici del territorio. L’analisi degli impatti a carico delle matrici aria, acqua, suolo, paesaggio, avifauna e rumore rispetto alla realizzazione dell’impianto e alle relative opere di connessione, non ha messo in evidenza impatti elevati che, nel peggiore dei casi e solo puntualmente, sono di entità media”.
Attualmente sono 16 le richieste che gravitano su Carpi per insediarvi impianti foto e agrivoltaici e Bess – Battery Energy Storage System. Impianti che si estenderanno su una superficie di 317 ettari, oltre 3 milioni di metri quadrati. A essere travolto in modo massiccio sarà il territorio agricolo a nord di Fossoli. Una concentrazione legata ai vari poli produttivi produttivi presenti, da Ca.Re a Tred, ad Aimag e, alla non trascurabile presenza della cabina primaria di Terna che consente di realizzare elettrodotti a costi più contenuti. Insomma, “una tempesta perfetta”, come l’ha definita il sindaco Riccardo Righi (https://temponews.it/2025/04/01/fossoli-e-agrivoltaico-la-tempesta-perfetta/).
Jessica Bianchi