Le pagine di Romano Bilenchi al Museo al Deportato

Domenica 6 aprile, alle 17, presso la Sala dei Nomi, Simone Maretti leggerà Da Smirne e Firenze, tratto da Cronache degli anni neri, il racconto collettivo della guerra realizzato dallo scrittore toscano.

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Saranno le pagine di Romano Bilenchi le protagoniste, domenica 6 aprile, del quinto appuntamento della rassegna Al Museo con i Classici, promossa dalla Fondazione Fossoli.

In questa occasione, alle 17, presso la Sala dei Nomi del Museo Monumento al Deportato di Carpi, Simone Maretti leggerà e racconterà Da Smirne a Firenze, tratto da Cronache degli anni neri.

L’ingresso è gratuito, ma i posti limitati: per questo si consiglia di prenotarsi sul sito www.fondazionefossoli.org

Nei due anni successivi alla fine della seconda guerra mondiale lo scrittore toscano Romano Bilenchi pubblicò – su una rivista che aveva appena fondato – alcuni scritti in cui persone comuni (soldati, deportati, profughi, semplici cittadini) raccontavano la propria esperienza della guerra.

Era, ancora una volta, la necessità – da parte di un intellettuale – di manifestare, a caldo, il proprio punto di vista su un evento che aveva sconvolto le esistenze degli uomini. Ma la grandezza e l’originalità dell’operazione di Bilenchi consistette nel dare la parola a sconosciuti, anonimi – e proprio per questo ancor più autentici – protagonisti di quei fatti.

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