Foodamentale 2025, cinema, dibattiti e protagonisti per un futuro sostenibile

Le serate di Foodamentale 2025 non si limiteranno a presentare documentari, ma offriranno un’importante occasione di confronto e crescita culturale. L’incontro tra cinema, scienza e società permetterà al pubblico di acquisire una maggiore consapevolezza su temi di urgente attualità, promuovendo uno stile di vita più sostenibile e responsabile. L’invito è quindi rivolto a tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza dell’ambiente e delle risorse naturali, con la certezza che ogni piccolo gesto possa fare la differenza per un futuro migliore. Leggi la rubrica di Vitor Chiessi.

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Enrica Bortolazzi

L’appuntamento con Foodamentale 2025 si apre con due serate di grande rilevanza culturale e ambientale presso l’Auditorium della Biblioteca Loria. L’evento mira a sensibilizzare il pubblico su temi cruciali legati alla sostenibilità, alla tutela dell’ambiente e alla gestione delle risorse naturali attraverso la proiezione di documentari e il confronto con esperti del settore.

Un’apertura nel segno della natura

Il primo incontro, previsto per sabato 29 marzo, inaugurerà la rassegna con un buffet biologico e biodinamico offerto dagli organizzatori e dai partner dell’evento. Seguirà la proiezione del docufilm La foresta di perle, un’opera che dà voce alle foreste secolari, evidenziando il ruolo dell’uomo come custode dell’ecosistema. Dopo la visione del documentario, il pubblico avrà l’opportunità di partecipare a un dibattito con la regista Enrica Bortolazzi, l’attore Andrea Gherpelli e la “psicologa contadina” Serena Cavallini. I loro interventi offriranno una prospettiva unica sull’importanza della tutela ambientale, raccontando esperienze personali e professionali legate alla salvaguardia del patrimonio naturale.

Due figure chiave della prima serata sono senza dubbio la regista Enrica Bortolazzi e l’attore Andrea Gherpelli, protagonisti della serata inaugurale.

Enrica Bortolazzi è una documentarista, giornalista e fotografa di reportage, impegnata da anni nella narrazione di storie legate all’ambiente e alla spiritualità. Laureata al DAMS di Bologna, ha collaborato con diverse testate giornalistiche, approfondendo lo studio delle religioni orientali e delle discipline legate al benessere. È autrice di diverse pubblicazioni, tra cui Il coraggio di Ippocrate, Cuore di vino, I portatori di luce e La Danza dei Semi Stellati. Con Mondadori ha pubblicato Nel silenzio dell’eremo (2019), un’opera che esplora il tema della ricerca della pace interiore. È cofondatrice della Fondazione La Grande Via insieme a Franco Berrino, noto oncologo di fama mondiale, promuovendo stili di vita sani e sostenibili.

Andrea Gherpelli, nato il 15 aprile 1975 a Reggio Emilia, cresce in una famiglia di agricoltori e si avvicina al teatro fin da bambino. Dopo la laurea in ingegneria gestionale all’Università di Bologna, si trasferisce a Roma per studiare recitazione. Debutta a teatro nel 2002 e successivamente in televisione e cinema, partecipando a numerose produzioni come La freccia nera, Un passo dal cielo, Volevo nascondermi e Occhiali neri di Dario Argento. Parallelamente alla carriera artistica, Gherpelli è anche un imprenditore agricolo ed è profondamente impegnato nella sostenibilità ambientale e nell’agricoltura, fondando il progetto Agricoltori Custodi di Correggio e partecipando a Wild Teens – Contadini in erba, dove insegna ai giovani le attività agricole.

Il secondo appuntamento: La grande sete

La rassegna proseguirà sabato 12 aprile con un secondo evento che metterà al centro un’altra tematica di fondamentale importanza: l’acqua. Anche in questa occasione, la serata inizierà con un buffet biologico, seguito dalla proiezione del documentario La grande sete. Il film affronta questioni attuali e pressanti, come il cambiamento climatico, l’inquinamento idrico e le disuguaglianze nell’accesso alle risorse idriche. A rendere ancora più significativo l’evento sarà il dibattito post-proiezione, che vedrà la partecipazione del giornalista e scrittore Piero Badaloni, di Andrea Ballestrazzi dell’associazione Ho avuto sete e del dottor Mauro Manno. Grazie ai loro contributi, il pubblico potrà approfondire gli aspetti scientifici, sociali e politici legati alla crisi idrica globale.

Un’occasione per riflettere

Le serate di Foodamentale 2025 non si limiteranno a presentare documentari, ma offriranno un’importante occasione di confronto e crescita culturale. L’incontro tra cinema, scienza e società permetterà al pubblico di acquisire una maggiore consapevolezza su temi di urgente attualità, promuovendo uno stile di vita più sostenibile e responsabile. L’invito è quindi rivolto a tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza dell’ambiente e delle risorse naturali, con la certezza che ogni piccolo gesto possa fare la differenza per un futuro migliore.

Vitor Chiessi

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