Domenica 9 marzo il Nuovo Cinema Teatro Italia di Soliera (via Garibaldi 80) propone una serata speciale nell’ambito delle iniziative per la Giornata internazionale della donna. Alle 20.45 viene proiettato il film Sotto il cielo grigio, opera d’esordio di Mara Tamkovich, presentata in concorso al 42° Torino Film Festival. La regista polacco-bielorussa sarà presente in sala e alla fine della proiezione, doppiata in italiano, si concederà a un’intervista condotta da Francesco Rossetti e alle domande del pubblico.
La repressione della stampa in Bielorussia è al centro di un film intimo che racconta la vicenda vera della giornalista Katsiaryna Andreyeva, arrestata nel 2020 per aver trasmesso immagini delle proteste seguite alle elezioni politiche truccate dal generale bielorusso alla guida del paese dal 1994. Katsiaryna è stata condannata a 8 anni e 3 mesi per “alto tradimento” ed è ancora detenuta in un carcere in Bielorussia.
“Sotto il cielo grigio” vanta anche la prestigiosa selezione ufficiale al Tribeca Film Festival di New York e il premio per la miglior opera prima o seconda al 49° Festival del Film Polacco di Gdynia e continua a essere richiesto dai maggiori festival internazionali. Ma oltre ad aver già ottenuto ampio consenso dalla critica cinematografica, il film è stato apprezzato per la denuncia della repressione della libertà di stampa in atto in Bielorussia.
La regista, infatti, si è ispirata alla vera storia della giornalista Katsiaryna Andreyeva e della sua cameraman Darya Chultsova: il 15 novembre 2020 la Andreyeva, giornalista del canale televisivo Belsat, stava trasmettendo le proteste politiche in corso a Minsk, quando lei e la sua cameraman sono state individuate da un drone della polizia e arrestate.
Condannate inizialmente a sette giorni di custodia cautelare, prima del loro rilascio sono state mosse contro di loro nuove accuse penali e il 18 febbraio 2021 sono state condannate a due anni di reclusione per presunta organizzazione di una rivolta. Darya è stata rilasciata nel 2022, dopo aver scontato l’intera pena. Katsiaryna ha dovuto affrontare un’altra accusa, questa volta di alto tradimento. I dettagli di questa accusa sono stati tenuti segreti ed è stata dichiarata colpevole durante un processo a porte chiuse che l’ha condannata a un totale di 8 anni e 3 mesi di reclusione. Attualmente si trova ancora in carcere.
Distribuito da Invisible Carpet, il film è un potente inno alla libertà di stampa e un invito a non dimenticare mai l’importanza di essere testimoni del nostro tempo. L’iniziativa solierese si realizza grazie al sostegno della Nazionale Italiana Cantanti.