Le sue incursioni avevano generato un forte allarme tra i cittadini di Correggio, al punto che nel comune era stato convocato un Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto di Reggio Emilia, la dottoressa Maria Rita Cocciufa. Durante l’incontro, era stata decisa un’intensificazione dei controlli sul territorio per contrastare ulteriori episodi di criminalità. Lui infatti, un cittadino iracheno 43enne senza fissa dimora, nonostante le numerose denunce a suo carico e un provvedimento di foglio di via con divieto di ritorno per tre anni nel comune di Correggio, ha continuato a commettere furti e rapine nella zona.
L’indagine ha preso spunto da una serie di denunce per reati di rapina (tentata) e furti aggravati commessi a partire dall’aprile 2023 e fino a ottobre 2024 prevalentemente in danno di esercizi pubblici ma anche private abitazioni.
Tra gli episodi più gravi la rapina in abitazione del 31 agosto 2024 quando al fine di farsi consegnare il denaro, aveva colpito ripetutamente con pugni in faccia il padrone di casa minacciando di ammazzarlo e arrivando perfino a cercare di lanciarlo dal balcone. Poi una serie interminabili di furti ai danni di negozi e abitazioni di Correggio dove si introduceva mediante effrazione delle porte dei rispettivi locali e delle abitazioni. Il più importante in un salone di parrucchiere dove si era impossessato di una decina di taglia capelli usati, cinque taglie capelli nuovi, una piastra per capelli e 5 phon nonché 400 euro.
Le sue attività illecite hanno portato ora al suo arresto da parte dei Carabinieri di Correggio, che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a suo carico. L’uomo è accusato di ben 13 capi di imputazione.
