Il progetto L’Unione non spreca, grazie al quale quintali e quintali di prodotti alimentari vengono salvati dal macero e ridistribuiti alle famiglie in difficoltà dei quattro comuni dell’Unione delle Terre d’Argine, compie tre anni.
Famiglie che hanno potuto fare la spesa gratuitamente presso gli empori solidali Cibum di Carpi e il Pane e le Rose di Soliera, o di ritirare aiuti alimentari presso i centri di ascolto e distribuzione del circolo Anspi la Sassola di Campogalliano e dell’associazione Quinta Zona di Novi.
Un triennio, quello 2021-2024, che ha dato enormi risultati e a dirlo sono i numeri: “948 nuclei famigliari sostenuti, di cui il 30% in una condizione di povertà ormai cronica, per un totale di 3mila persone. E, ancora, 2.700 quintali di alimenti e beni di prima necessità erogati grazie alla generosità di oltre 50 realtà donatrici e 600 servizi offerti”, da un taglio di capelli a una pizzata, spiega Riccardo Salami della cooperativa sociale Eortè, ente capofila. Un sostegno prezioso reso possibile dal lavoro di 150 instancabili volontari, “la vera leva” su cui si fonda l’intero progetto, che hanno messo a disposizione della cittadinanza più fragile circa 36mila ore del loro tempo.
“Numeri importanti – commenta l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Soliera, Angelo Bruno – che dimostrano quanto grande sia il bisogno ma anche quanto ci si stia dando da fare, in modo strutturato e sinergico, grazie al coinvolgimento di numerosi soggetti, per non lasciare solo nessuno”.
Tre anni durante i quali, l’Unione ha erogato “363mila euro; risorse il cui valore è stato moltiplicato proprio grazie ai volontari, alla loro attività non solo di distribuzione ma anche di ascolto e di presa in carico delle famiglie. Una co-progettazione consolidata e che pertanto verrà ulteriormente rilanciata con altrettanti fondi anche nel prossimo triennio per non disperdere quanto fatto sinora. Il progetto, socialmente ed ecologicamente rilevante – conclude l’assessore al Sociale del Comune di Carpi, Tamara Calzolari – si allargherà poi grazie alla disponibilità a scendere in campo di ulteriori realtà associative”.
Una rete che parla la stessa lingua, quella della solidarietà e dell’impegno in favore degli altri: dalla bottega carpigiana Cibum, coi suoi 28 volontari, che lo scorso anno ha seguito 345 persone e distribuito 200 quintali di prodotti all’emporio Il pane e le Rose di Soliera coi suoi 247 utenti, 180 quintali di prodotti erogati, 200 chili di ortaggi coltivati nell’orto messo a disposizione dall’Azienda agricola Sant’Antonio Abate e i suoi 31 volontari. E, ancora, la Caritas di Campogalliano che nel 2024 ha seguito 76 famiglie e Quinta Zona di Novi di Modena dove 10 volontari hanno accolto 63 famiglie a cui hanno distribuito 120 quintali di prodotti.
J.B.