Due passi nel cemento… a Carpi

Il Comitato Carpi per la giustizia sociale e climatica organizza una camminata urbana sui luoghi del consumo di suolo, domenica 2 febbraio, a partire dalle ore 10.00. Ritrovo davanti alla stazione ferroviaria di Carpi.

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Un gruppo di cittadine e cittadini ha deciso di riunirsi per discutere dell’emergenza legata al consumo di suolo, che è prima di tutto ambientale e climatica, ma che purtroppo diviene anche sociale, dal momento in cui saranno soprattutto le fasce più deboli a pagarne il prezzo maggiore. Ecco perché è nato Carpi per la giustizia climatica e sociale. “Il comitato – si legge in una nota – vuole presentarsi alla città con un trekking urbano nei luoghi simbolo del consumo di suolo, per vedere, toccare e calpestare il suolo rubato e prendere coscienza delle scelte politiche attuate dalle amministrazioni comunali contro l’ambiente e quindi contro i carpigiani. La camminata prenderà il via presso il Piazzale della stazione alle ore 10 di domenica 2 febbraio. Nel corso del trekking urbano ci fermeremo in quattro punti simbolici del degrado ambientale: l’Oltreferrovia, l’ex Cremeria, l’ex Blumarine e si concluderà al Parco della Cappuccina. In ognuna di queste tappe si rifletterà sugli errori delle amministrazioni e su cosa si potrebbe fare per migliorare le cose.

Tutti i dati concorrono nel denunciare la crisi ambientale che Carpi sta vivendo ormai da diversi anni. Gli sforamenti dei limiti delle PM10 nel 2024, secondo i dati ARPAE, sono stati superiori a quelli consentiti dalla attuale e obsoleta normativa, ma divengono inquietanti se rapportati alle nuove norme UE, che l’Italia dovrà fare proprie. Ma sono i dati sul consumo di suolo, che provengono dai rapporti ISPRA e da quelli effettuati diversi anni fa dal gruppo SOS4life, che indicano che stiamo subendo da troppi anni una folle speculazione edilizia che sembra non avere mai fine. La cementificazione selvaggia del territorio comunale carpigiano è iniziata col Piano regolatore del 2000 e continua col nuovo PUG recentemente approvato. Nel giro di una ventina di anni il territorio sigillato del nostro comune è quasi raddoppiato”.

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