Nel 2024 la Fondazione CR Carpi ha contribuito a concretizzare 114 progetti a favore del territorio, destinando alla loro realizzazione oltre 4,5 milioni di euro. Ha sostenuto interventi per 2.116.619 euro nel campo dell’istruzione, della ricerca scientifica e dello sviluppo locale; 1.660.000 euro, per attività e iniziative artistiche, culturali e relative alla qualità ambientale; e infine 772.750 euro per potenziare la sanità pubblica e le attività sociali. “Dal punto di vista finanziario – spiega il presidente Mario Ascari – il 2024 si chiude con dei buoni risultati”.
Durante l’esercizio in corso, la Fondazione ha incrementato ulteriormente i fondi per il sostegno territoriale, confermando “una gestione attenta” delle risorse patrimoniali ed efficace nelle disponibilità generate. La dotazione per l’attività istituzionale è passata da poco più di 8 milioni euro nel 2020, a quasi 13 alla chiusura dell’ultimo esercizio. Per il 2024 si prevede un avanzo poco al di sotto dei 13 milioni, che recepisce l’effetto positivo della graduale cessione di alcune posizioni storicamente detenute nel comparto bancario. “Abbiamo riassestato il patrimonio e ridotto il rischio eliminando l’eccessiva polarizzazione degli investimenti portati da una decina di asset a ottanta” ribadisce Ascari.
L’ente ha poi definito le linee di intervento per il 2025 destinando complessivamente 4 milioni di euro a sostegno della comunità locale.
Nel 2025, il settore che concentra su di sé più della metà delle risorse messe a disposizione è quello dell’educazione, istruzione e formazione: “continueremo a prestare grande attenzione ai più giovani – conclude Ascari – non solo contribuendo a rendere maggiormente tecnologici e moderni i laboratori delle scuole superiori cittadine ma saremo impegnati nel cercare di mitigare il fenomeno della dispersione scolastica. Nel nostro territorio 1 giovane su 10 abbandona gli studi ed è a quei ragazzi, privi di diploma, che vorremmo dare un’opportunità in più di inserimento nel mondo del lavoro grazie all’organizzazione di percorsi formativi qualificanti, facendo incontrare poi domanda e offerta. I ragazzi sono una delle nostre priorità”.
J.B.