Un punto di riferimento per tanti carpigiani. La Lavanderia Papotti chiude i battenti dopo 54 anni e la saracinesca in via De Amicis 66 a Carpi si abbasserà definitivamente il prossimo 20 dicembre. Lo ha annunciato Cosetta Sala storica titolare dell’attività oggi gestita insieme alle figlie Simona e Cristina Papotti ringraziando tutti i clienti che hanno creduto nel loro operato e hanno apprezzato il loro lavoro. Non sono serviti i biscotti e le torte che in tanti hanno portato, c’è chi ha versato anche una lacrima e chi non si rassegna all’idea di non poter più scambiare due chiacchiere, ma “a livello fisico la fatica e la stanchezza iniziano a pesare” ammettono le tre titolari. (segue)
I ricordi più belli sono quelli degli inizi quando nel febbraio del 1971 Giuseppe Papotti, dopo l’esperienza maturata alla lavanderia di Vecchi e alla Saffo, decide con la moglie Cosetta di rilevare l’attività gestita da una coppia di anziani in Piazzale Dante, tra corso Cabassi e la stazione dei treni, a Carpi. “Eravamo giovani, avevamo un grande entusiasmo e tanta voglia di lavorare. Nella lavanderia avevamo ricavato un piccolo spazio, illuminato da una grande finestra che dava sul parco, con divano, lavandino e cucina perché avevamo già due figlie, Roberta e Simona. La loro infanzia è trascorsa serena, quando non erano all’asilo si divertivano insieme ai bambini di chi abitava qui e ai tanti che frequentavano il parco”. Quando Simona sogna la lavanderia è sempre quella di Piazzale Dante quando la signora Silvana comprava il gelato per tutti i bambini. (segue)
L’attività, in poco tempo, regala grandi soddisfazioni ai Papotti per merito della fiducia delle persone e dell’enorme competenza dei titolari. In quegli anni arriva anche l’ultima nata di casa Papotti, Cristina mentre Simona, terminati gli studi, decide di iniziare a lavorare coi genitori. Nel 1996 la lavanderia si trasferisce in Piazzale Ramazzini, Simona si dedica ai figli e le subentra Cristina in lavanderia poi, nel novembre del 2008, la decisione di acquistare gli spazi in via De Amicis. La morte di Giuseppe Papotti nel 2012 è un duro colpo per la famiglia. “Oggi possiamo dire con soddisfazione che ce l’abbiamo fatta ma ci sono stati momenti difficili” ammette Cosetta. Per la necessità di onorare le rate del mutuo, si rimbocca le maniche e, insieme a Cristina e a Simona che rientra al lavoro, porta avanti la lavanderia e supera tutte le difficoltà, anche quelle legate al terremoto. “Con le case inagibili, tanti portavano le loro cose a lavare e mi ricordo una signora di Rovereto che è arrivata con una coperta piena di calcinacci all’interno della quale c’erano tutti i suoi indumenti, anche il pigiama”. (segue)
Oltre ai clienti, Cosetta e le sue figlie ringraziano i laboratori specializzati con cui hanno collaborato in questi anni. “Non abbiamo per ora programmi per il futuro, ci dedicheremo un po’ a noi e ci riposeremo” concludono.
Sara Gelli