“Ho abbracciato la signora e le ho detto che nessuno le avrebbe più fatto del male”

E’ ancora in Terapia intensiva a Baggiovara in gravissime condizioni il 41enne cinese titolare del ristorante Sushiko di Carpi, pestato brutalmente domenica notte da due uomini nel tentativo di rapinarlo dell’incasso della serata. Un pestaggio che avrebbe potuto avere conseguenze ancor più tragiche se i due malviventi non fossero stati messi in fuga da Fouad, camionista di origine marocchina residente a Carpi da oltre vent’anni. “A terra c’era una donna ricoperta di sangue che piangeva e cercava di riparare col suo corpo il marito per proteggerlo dalla pioggia che cadeva. Lui era in pessime condizioni. Era messo davvero male”, racconta.

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E’ ancora in Terapia intensiva a Baggiovara in gravissime condizioni il 41enne cinese titolare del ristorante Sushiko di Carpi, pestato brutalmente domenica notte da due uomini nel tentativo di rapinarlo dell’incasso della serata. Un pestaggio che avrebbe potuto avere conseguenze ancor più tragiche se i due malviventi non fossero stati messi in fuga da Fouad, camionista di origine marocchina residente a Carpi da oltre vent’anni. “Ho lasciato il camion a fianco del supermercato a mezzanotte e ho preso la mia auto: non percorro mai via dell’Integrazione ma avevo fame e volevo andare al Mc Donald’s a mangiarmi un panino. Mi sono acceso una sigaretta e, quando ho aperto il finestrino, ho iniziato a sentire delle grida e allora sono corso in direzione di quelle urla e davanti al ristorante mi sono ritrovato davanti una scena orribile. A terra c’era una donna ricoperta di sangue che piangeva e cercava di riparare col suo corpo il marito per proteggerlo dalla pioggia che cadeva. Lui era in pessime condizioni. Era messo davvero male”. Dopo aver chiamato i soccorsi e le Forze dell’Ordine, prosegue nel racconto Fouad, “ho abbracciato la signora per rassicurarla, le ho detto che nessuno l’avrebbe toccata e di stare tranquilla. Lei continuava a stringere il marsupio con l’incasso tra le mani… era sconvolta. Sotto choc. Suo marito aveva la faccia pesta. Gonfissima. Dei tagli sulla fronte e sotto a un occhio. Per terra c’era tanto sangue e una bomboletta di spray urticante”.

Vicino la macchina della coppia aveva “la gomma anteriore destra a terra. Secondo me li hanno convinti a scendere con un trucco” continua il camionista. “Se solo fossi arrivato un po’ prima forse sarei riuscito a inseguire gli aggressori, a prendere la targa…”. Un arrivo provvidenziale quello di Fouad che, anziché girarsi dall’altra parte, ha soccorso la coppia e velocizzato l’arrivo dei soccorsi. “Spero davvero che l’uomo si riprenda”.

Jessica Bianchi

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