Gridano sempre al lupo, al lupo, ma se fosse un lupetto a gridare aiuto?

I lupi non stanno aumentando anzi stanno sensibilmente calando checché ne dica certa stampa.

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Sempre più spesso col freddo compaiono cuccioli di lupo ricoperti di rogna: attaccando la pelliccia, i lupacchiotti restano nudi e muoiono per ipotermia accanto a qualche tronco di albero in cerca di un po’ di tepore. Quei lupacchiotti segnalati da persone preoccupate, dopo alcuni giorni di freddo non si vedono più, anche perchè questa patologia non permette loro di alimentarsi e neppure di cacciare pertanto ne segna un inesorabile declino.

Il lupetto trovato in ipotermia una mattina su una carreggiata in montagna e che alla prima occhiata sembrava morto, è stato caricato e portato al Centro Il Pettirosso. Altri cuccioli di lupo sono stati recuperati dai Volontari del Pettirosso negli anni passati, ma dopo poche ore viste le condizioni di forte debilitazione e la temperatura troppo bassa sono morti. “Quando il piccolo è arrivato – spiega il responsabile del centro, Piero Milani – la rogna aveva già coperto il suo corpo per l’80% e subito si è pensato di reidratarlo e scaldarlo.

Qualcuno potrebbe invocare alla selezione naturale ma in questo caso non centra nulla i cambiamenti climatici peggiorano la vita anche degli animali selvatici in cui riscontriamo patologie che prima non avevano. I lupi non stanno aumentando anzi stanno sensibilmente calando per via degli incidenti stradali. E, ancora, nemmeno la metà dei cuccioli supera il primo anno di vita. A questo aggiungiamo anche che sono vittime di un bracconaggio ignorante e medievale, e se ne vediamo scorrazzare uno in pianura in cerca di una nutria, sì perchè oramai la loro preda preferita è la nutria ed è per questo che in certe zone ne è calata la presenza, è solo perchè continuiamo a distruggere il loro habitat e anche il nostro”.

Forza piccolo!

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