Sara Cavazzoni, quando la fotografia è di strada

Sara Cavazzoni, 27 anni di Carpi, diplomata come tecnico dei servizi commerciali, è una fotografa di strada che spera di trasformare un giorno la sua passione per la fotografia in un lavoro a tempo pieno.

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Sara Cavazzoni

C’è un momento nel quale occhio e mente del fotografo si allineano perfettamente regalandoci un senso di compiutezza e, pur senza essere degli esperti di immagini, riconosciamo la coerenza di quell’attimo. È ciò che accade in particolare nella fotografia di strada quando il fotografo con un occhio osserva il soggetto da ritrarre e, con l’altro, guarda dentro di sé, come nel caso di Sara Cavazzoni, 27enne carpigiana, fotografa di strada.

Sara, quando è nata la tua passione per la fotografia? Hai partecipato a dei corsi?

“La mia passione per la fotografia è nata nel 2015, quando i miei genitori mi hanno regalato la mia prima reflex, la Canon 1200d: un regalo che mi ha appassionato a tal punto da spingermi a scrivere una tesina sulla fotografia per l’esame di maturità.  Finora ho fatto un corso base di fotografia, presso il PAC di Novi di Modena, che mi è stato utile per imparare tante tecniche di scatto. Per il resto sono autodidatta”.

C’è un fotografo a cui t’ispiri o che ti piace particolarmente?

“Attualmente non mi ispiro a nessun fotografo anche se, devo ammettere, amo i ritratti di Steve McCurry.”

Come definiresti il tuo stile e quali sono i tuoi soggetti preferiti?

“Dipende dai momenti e dalle varie situazioni. Amo mettere un pizzico di dinamicità nelle foto, renderle vive. I soggetti preferiti non esistono, mi piace fotografare quelli che mi trasmettono emozioni. Prima di fare gli scatti tendo a creare un legame con la persona che mi ritrovo di fronte. Appena il soggetto inizia ad aprirsi e rilassarsi, solo allora incomincio a scattare. Preferisco cogliere l’attimo e immortalare certi momenti particolari. Ad esempio: il nonno che abbraccia la nipotina, la signora pensierosa seduta su una panchina mentre fuma una sigaretta, oppure delle ragazze che passeggiano in centro ridendo”.

Hai mai esposto le tue opere in una mostra?

“Ho partecipato a una mostra fotografica presso il Pac di Novi di Modena e ho fatto diversi servizi fotografici in occasione di rassegne e manifestazioni in provincia di Modena.  Prossimamente dovrei partecipare a un evento importante, ma è ancora in fase di definizione e per cui, per scaramanzia, preferisco non dire ancora nulla”.

Qual è il tuo sogno per il futuro?

“Il mio sogno è quello di continuare a lavorare nel campo della fotografia e della cinematografia, perchè vorrei esprimere tutta la mia creatività attraverso le immagini. La fotografia è un linguaggio silenzioso che cattura l’essenza delle emozioni, invitando chi guarda a sorridere o a riflettere sulle storie nascoste dietro ogni scatto”.

Chiara Sorrentino

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