Grande vittoria del Rugby Carpi

Un altro trionfo storico per i Falchi del Rugby Carpi: domenica pomeriggio hanno sconfitto 15 a 14 l'Imola Rugby in casa, lottando fino all'ultima azione per custodire la vittoria al Campo Dorando Pietri nella seconda giornata al Campionato di Serie C Promozione. Una partita giocata col coltello tra i denti dai carpigiani che conquistano così la seconda vittoria consecutiva.

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Un altro trionfo storico per i Falchi del Rugby Carpi: domenica pomeriggio hanno sconfitto 15 a 14 l’Imola Rugby in casa, lottando fino all’ultima azione per custodire la vittoria al Campo Dorando Pietri nella seconda giornata al Campionato di Serie C Promozione. Una partita giocata col coltello tra i denti dai carpigiani che conquistano così la seconda vittoria consecutiva grazie alle marcature di Andreas Yiarinakis e Francesco Pettenati. Mai si è spento il fuoco della coraggiosa difesa del Rugby Carpi. Federico Balboni è stato il miglior giocatore in campo nella sfida contro gli imolesi.

Fin dall’inizio i ragazzi di coach Ivanciuc si sono impegnati per raggiungere un’altra vittoria storica, difendendo uno stretto risultato in inferiorità numerica per 30 minuti, dal momento che tre giocatori biancorossi hanno rimediato un cartellino giallo. Inoltre da mettere in risalto che l’Imola Rugby è stato un degno e scomodo avversario per i padroni di casa.

Nel primo tempo i Falchi vanno in vantaggio con una punizione di Catellani, nel frattempo gli ospiti attaccano in campo del Carpi, ma la difesa fronteggia e non concede. In zona difensiva dell’Imola i biancorossi sfruttano un pallone perso e recuperato da Stipcevic, i tre quarti mettono ritmo mediante una bella combinazione fra Caliendo e Di Rosa: quest’ultimo ha poi fornito l’assist per la meta di Yiarinakis. I primi 40 minuti finiscono 8-0 per il Carpi.

Gli imolesi approfittano, iniziata la ripresa, dell’uomo in meno dei falchi, dato che Caliendo prende il secondo cartellino giallo della squadra locale; gli ospiti riescono a segnare in due occasioni e così si mettono in vantaggio 14-8. Ma ancora una volta il Carpi si avvale di un errore in campo avversario, Pettenati calcia il pallone, segna e grazie alla trasformazione di Catellani i falchi tornano al comando dello score 15-14.

Col cuore in mano, il pack di mischia ha lottato a ogni formazione fissa. La sofferenza c’è stata in tutta la gara ma soprattutto nell’epilogo. Gli ultimi minuti della partita si sono svolti nella tensione più totale. La difesa dei Falchi che ha protetto per tutta la partita la sua area di meta, é stata costretta a concedere un calcio di punizione.

Il 10 dell’Imola sistema la palla sulla piazzola, pronto a trasformare il calcio nei pali. Rincorsa. Tiro. La palla non centra l’obiettivo, nonostante la breve distanza. Lo stadio é pronto ad esultare, ma è ancora troppo presto. A causa di un pasticcio difensivo causato probabilmente dalla stanchezza dei biancorossi, viene concesso un secondo calcio di punizione al Imola. Anche questo tuttavia, non centra i pali. Possesso al Carpi che scaraventa dunque la palla fuori dal campo e triplice fischio dell’arbitro. É vittoria per il Rugby Carpi 15-14.

“C’è tantissima felicità per un risultato storico (non avevamo mai vinto con l’Imola). I 30 minuti in 14, sul gioco aperto eravamo talmente concentrati che non ce ne siamo accorti. Partite come quella di oggi – ha commentato alla fine del match il capitano dei biancorossi, Filippo Bracchi – rinforzano la nostra mentalità. Ci godiamo questo momento con la consapevolezza che il lavoro che ci serve è ancora tanto, la strada seppur lunga è quella giusta e dobbiamo continuare a percorrerla”.

Adesso c’è una settimana di sosta al Campionato di Serie C Promozione, ma il prossimo appuntamento per il Carpi sarà domenica 17 novembre contro il CUS Ferrara Rugby al Campo Dorando Pietri dalle 14:30.

I mini rugbisti degli Under 8 e 10 hanno invece gareggiato al campo degli Highlanders Formigine tra tanto divertimento mentre sabato pomeriggio gli atleti dell’Under 12 hanno partecipato al festival organizzato dal Rugby Pieve 1971.

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