Al Fanti è partito il corso di autodifesa per sole studentesse: “la sicurezza non ha età”

Un corso di difesa personale rivolto alle sole ragazze pensato per contrastare l’aumento dei fenomeni di violenza e allo stesso tempo per aiutare l’universo femminile a consolidare autostima, consapevolezza e costruzione del proprio io. È lo scopo del progetto che ha ideato Arturo Zarro, insegnante di Brazilian Jiu-Jitsu, inaugurandolo nelle classi quinte del Liceo Fanti e che vorrebbe portare anche in altre scuole.

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Le donne non dovrebbero avere bisogno di imparare a difendersi, dovrebbero potersi sentire libere di camminare per le strade in sicurezza senza temere di essere aggredite. Tuttavia, la violenza contro le donne sta registrando un’escalation drammatica che pone l’urgenza di intraprendere azioni concrete su più fronti, e così lunedì 28 ottobre, le studentesse delle classi quinte del Liceo M. Fanti hanno potuto partecipare a un corso di difesa personale con il maestro di arti marziali Arturo Zarro. “Il progetto – spiega Zarro – nasce in collaborazione con il professore del Liceo Fanti Stefano Carbonieri che ha subito colto l’importanza dell’iniziativa. Fin da piccolo ho sempre praticato sport di contatto e arti marziali. Dal 2019 pratico Brazilian Jiu-Jitsu, un’arte marziale che mi ha insegnato il valore della disciplina, del rispetto e dell’autodifesa; il brazilian jiu jitsu oltre ad essere uno sport agonistico riconosciuto a livello mondiale con gare internazionali nasce proprio come difesa personale. Da maggio, ho raggiunto il grado di allenatore cintura viola presso l’accademia internazionale di Roger Gracie, la famiglia che ha fondato questa disciplina all’inizio del Novecento in Brasile.  Quindi ho deciso di creare a Carpi un gruppo sportivo aperto a tutti, con un occhio di riguardo per le persone con disabilità e per le donne che desiderano imparare a difendersi. Questo gruppo sportivo speciale è un progetto che mi sta molto a cuore: voglio offrire alle donne e alle persone che soffrono di alcune disabilità fisiche e cognitive gli strumenti per difendersi in caso di aggressioni improvvise”.

In cosa consiste questa tecnica di difesa contro le aggressioni?

“Il brazilian jiu jitsu garantisce la tutela della vittima e anche all’aggressore, ci sono tecniche di immobilizzazione che provano a limitare i danni fisici dell’avversario e mettono in sicurezza la vittima. La violenza di genere è un problema che riguarda tutti noi, uomini e donne di ogni età. Tutti noi dobbiamo educare soprattutto le nuove generazioni al rispetto reciproco e si inizia parlandone ovunque: a casa, a scuola, in palestra. Questo è un corso per aiutare le donne a difendersi dalla violenza fisica ma purtroppo esistono anche altri tipi di violenza come quella psicologica”.

Arturo Zarro

Quali altri progetti hai in corso e per il futuro?

“Al momento sto creando un corso per operatori sanitari, forze dell’ordine, donne e  persone con difficoltà fisiche e cognitive. Gli atleti senza sofferenze fisiche potranno contribuire insieme a me a creare una comunità più inclusiva e consapevole dei temi citati. Il BJJ è più di uno sport: è un mezzo per promuovere il rispetto e il sostegno reciproco. Il progetto di difesa personale nelle scuole nasce da una collaborazione con gli istituti del territorio ed è appena partito: voglio creare un rapporto molto forte fra scuola e il mio gruppo sportivo. Stiamo organizzando altre date, e sono alla ricerca di spazi sportivi adeguati o strutture dove poter creare fisicamente il gruppo sportivo”.

Chiara Sorrentino

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