Pallamano, un grande Carpi non basta, Trieste avanti

Len Solution Carpi 26 – Trieste 1970 28. Trieste si conferma capolista anche e soprattutto in virtù di questa grande capacità di saper soffrire, rimanendo mentalmente sempre in partita.

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Foto di Sara Bozzoli

Carpi in casacca nera imprime subito il ritmo giusto alla gara. Trieste ribatte colpo su colpo e non si scompone. Strategia attendista quella dei giuliani che premierà sul finale. Nel frattempo però, all’ottavo minuto, Carpi con Serafini è già scappato sul +4. Un allungo troppo fuori soglia che gli alabardati provano a ricucire con il sottomano di Vanoni, quello che vale il 6 a 4 al 12′. L’offensiva dei padroni di casa, chiamando in causa tutti i tiratori, rimane ricca di soluzioni. Come quella al quarto d’ora avviata da Mazzanti che raggiunge Bandini sull’ala per l’8 a 5. Gli ospiti sfruttano al massimo i due minuti comminati a Carabulea al 17′ per tornare ad una lunghezza. Ma la tendenza della prima frazione non cambia. I padroni di casa sono sempre bravi a ricacciare indietro Trieste e ancora al 25′, grazie ad un’azione funambolica di Juan Manuel Bendini, si portano sul 12 a 9. I giuliani accorciano sul 13 a 11 al 28′ e il risultato non cambia sino all’intervallo.
Trieste impatta il pareggio già al quarto della ripresa. È una prima avvisaglia che d’altra parte i ragazzi di Mr. Agazzani sanno cogliere per rimettersi sulla giusta carreggiata. Intorno al 37′ le tre parate consecutive di Alex Martini, consentono al Carpi di portarsi sul 18 a 14 con Mazzanti. Sulla ripartenza i giuliani rispondono mandando in rete Vanoli, ma a metà secondo tempo arriva un nuovo +4 firmato Serafini. Trieste ancora una volta mantiene la calma, aspettando il momento propizio. Al 53′ Martini si oppone a Mazzarol, ma non può nulla sul tap-in di Pernic che porta il punteggio sul 25 a 24. Dall’altra parte Bendini su rigore trova la rete del 26 a 24. Quella realizzata dai sette metri però, con ancora oltre 6 minuti da giocare, rimarrà l’ultima marcatura del match per i carpigiani. Così al 58′ Trieste raggiunge il primo vantaggio della sua partita, quello del 26 a 27 siglato da Urbaz. Gli emiliani ripartono velocemente ma incorrono in uno sfondamento. A trenta secondi dalla sirena Sandrin invece mette a segno il 26 a 28 finale. Carpi vende cara la pelle, prevalendo sugli avversari per tutta la gara. Solo negli ultimi minuti è costretta a capitolare. Trieste si conferma capolista anche e soprattutto in virtù di questa grande capacità di saper soffrire, rimanendo mentalmente sempre in partita.

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