La Maratona di Chicago è una corsa bellissima in una città magica. Domenica 13 ottobre, sulle rive del Lago Michigan, si è svolta la 46esima edizione della Chicago Marathon, vinta dal keniano John Korir con il tempo di 2:02:43. Nel femminile, Ruth Chepngetich ha stabilito il record del mondo, diventando la prima donna a scendere sotto le due ore e 10 minuti con 2h09:56.
Tra i numerosi italiani in gara, ben 420, si sono distinti cinque carpigiani, tutti tesserati per l’Atletica Cibeno:
- Andrea Poletti 3:23:37
- Nino Squatrito 3:32:02
- Lorena Incerti 3:40:45
- Dario Cavazza 3:44:11
- Tommaso Leone 4:52:43
“Chicago è una città stupenda, e festeggiare qui le mie 15 maratone concluse in 10 anni, con 4 Majors all’attivo e la mia famiglia e amici accanto, è stata una grandissima emozione. Durante il percorso i pensieri vanno ovunque, ma nella mia testa c’era sempre la figura di mio papà, che mi ha dato forza e coraggio dall’inizio alla fine. È venuto a mancare lo scorso anno, e ho condiviso con lui tutti e 42 km. A lui dedico questo traguardo” è il commento di Nino Squatrito.
Per Lorena Incerti, “partecipare a una Major come la maratona di Chicago, è una fortuna e ringrazio Dio per la forza fisica e mentale che mi ha dato. Con il mio Tao di Assisi al collo, ho pensato a chi non può correre, ammirando chi ha sfidato i propri limiti. Come mi ha detto un amico, la maratona inizia al 30° km, dove grinta, fatica e felicità si mescolano. Oggi mi sono sentita miracolata, in forma, e ho sfruttato al meglio la mia energia, arrivando col sorriso. Grazie!”
La maratona di Chicago è stata una piacevole sorpresa per Andrea Poletti, “il tifo incessante e caloroso è stato sicuramente l’aspetto più positivo, seguito dal percorso, veloce ma con alcuni passaggi impegnativi, che si snoda tra magnifici grattacieli altissimi e moderni. Per me, questa era la quinta Major, quindi aveva un significato particolare, ma condividerla con la famiglia e gli amici l’ha resa indimenticabile.”
“Chicago è una città che suscita passione, perfetta per chi ama correre. Il Lago Michigan e i suoi venti freddi avvolgono la città, un intreccio di mistero e meraviglia. Le strade ti portano ovunque, e mentre corri non pensi alla vittoria o alla sconfitta, ma a ciò che puoi realizzare, chilometro dopo chilometro. Questa è la mia 21esima maratona, e le idee sono chiare: mai mollare, si combatte fino alla fine!” conclude Dario Cavazza.
11esima portata a casa… 3 major per Tommaso Leone