Ufficiali le candidature, Stefania Gasparini è capolista

E’ stata ufficializzata ieri sera in direzione PD a Modena la lista degli otto candidati al Consiglio regionale in vista delle elezioni di metà novembre e c’è il nome di Stefania Gasparini capolista a guidare il gruppo.

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E’ stata ufficializzata ieri sera in direzione PD a Modena la lista degli otto candidati al Consiglio regionale in vista delle elezioni di metà novembre e c’è il nome di Stefania Gasparini capolista a guidare il gruppo. “E’ un onore per il valore di rappresentanza che si attribuisce al ruolo ma anche un onere perché si tratta di una sfida importante”.

Si presenta con la t-shirt prodotta gratuitamente da un’azienda del distretto del tessile-abbigliamento di Carpi, con materiali e lavorazione 100% made in Italy. “L’ho scelta per la campagna elettorale per dare valore a quello che il mio territorio sa fare e anche molto bene nel comparto moda” sostiene.

La scritta “At voòi Béin!”, ovvero “Ti voglio bene” in dialetto emiliano, è il messaggio che per Gasparini contiene il senso del voler bene alla propria terra, alle persone. “Il tema delle relazioni è centrale ed è stato fondamentale sin dall’inizio della mia vita lavorativa, di sindacalista e politica. Lo slogan è il modo leggero per tradurre il senso profondo dell’agire politico fatto di attenzioni, ascolto, collaborazione”.

L’obiettivo? “E’ quello indicato nei manifesti: Adesso, conta. L’intero territorio modenese deve contare a Bologna dove devono essere affrontati i problemi che ognuno di noi affronta nella vita quotidiana: dalla sanità al trasporto pubblico fino ai servizi per le famiglie”.

Uniti, volendo bene a questa terra, per contare di più come provincia perché i problemi sono trasversali e di tutti i modenesi, di tutti i cittadini. Così si presenta Stefania Gasparini. E il Partito Democratico? “La situazione non è facile ma con Michele e una classe dirigente rinnovata ci presentiamo per un’esperienza di buon governo in Emilia Romagna”.

Alle due donne che saranno sue rivali a Carpi è legata da un rapporto di stima “ma, collocandosi entrambe a centrodestra, sono lontane da me dal punto di vista politico e culturale. Le differenze emergeranno quando ci concentreremo sui problemi e sulle idee per risolverli”.