L’omaggio alla libertà femminile di uno dei maestri del cinema francese

Mon crime – La colpevole sono io è il titolo della sofisticata commedia di François Ozon che andrà in scena allo Space City mercoledì 9 ottobre, alle 15, per il terzo appuntamento della rassegna Pomeriggio al cinema, la rassegna promossa dall’Università Natalia Ginzburg’con il contributo della Fondazione CR Carpi e il patrocinio del Comune.

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Parigi, 1935: Madeleine Verdier è un’aspirante giovane attrice, squattrinata ma talentuosa. Convocata da un celebre produttore per una parte e poi aggredita, è accusata a torto del suo omicidio. Con la complicità di Pauline Mauléon, avvocato senza clienti che si incarica della sua difesa, si assume il crimine e accede alla gloria, denunciando la misoginia della società e l’incompetenza della giustizia. Il tribunale diventa così ‘teatro’ della sua performance. L’ingiustizia subita commuove l’opinione pubblica, il successo è immediato, e per Madeleine comincia una nuova vita, gli ingaggi fioccano da ogni parte, così come le proposte di matrimonio. Almeno fino a quando la vera colpevole bussa alla porta e reclama la propria parte.

Questa la trama da cui prende le mosse Mon crime – La colpevole sono io, la sofisticata commedia di François Ozon che andrà in scena allo Space City mercoledì 9 ottobre, alle 15, per il terzo appuntamento della rassegna Pomeriggio al cinema, la rassegna promossa dall’Università Natalia Ginzburg con il contributo della Fondazione CR Carpi e il patrocinio del Comune.

Il film è tratto da una pièce del 1934 di Georges Berr e Louis Verneuil: “Pur mantenendo il contesto storico e politico degli Anni ’30 – spiega il celebre regista – ho voluto adattare liberamente la trama in modo che al suo interno risuonassero le nostre preoccupazioni contemporanee in merito ai rapporti di potere e al controllo nelle relazioni uomo-donna. E ho voluto giocare con i parallelismi che esistono tra teatro e giustizia”.

Dialoghi scoppiettanti, situazioni strampalate e scorrette in cui i protagonisti inventano delle astuzie per trarsi da drammatici impacci. Un genere congeniale a quello che è riconosciuto come uno dei maestri del cinema francese contemporaneo, per una farsa tenera e ironica, che attraverso la teatralità riafferma la libertà delle donne dal ridicolo e grottesco degli uomini che vorrebbero controllarle.

La rassegna proseguirà poi il mercoledì successivo, 16 ottobre, sempre alle 15.00, con la visione di Una bugia per due, di Rudy Milstein.

Per tutti i film il costo del biglietto è di 4 euro.