Indecoroso. Come altro definire un centro storico sempre più sporco e puzzolente?

L’odore di piscio è diffuso e le strisciate di feci punteggiano lastricati e portici. Una situazione a cui è necessario porre un freno per salvaguardare il decoro e l’igiene di quella che, di fatto, dovrebbe rappresentare la vetrina della nostra città.

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Indecoroso. Come altro definire un centro storico sempre più sporco e puzzolente? Basta fare una passeggiata lungo i portici e i marciapiedi per rendersi conto del pessimo stato di degrado in cui versa il cuore cittadino. Muri, colonne, panchine e portoni portano la firma di innumerevoli cani, l’odore di piscio è diffuso e le strisciate di feci punteggiano lastricati e portici. Una situazione a cui è necessario porre un freno per salvaguardare il decoro e l’igiene di quella che, di fatto, dovrebbe rappresentare la vetrina della nostra città. Commercianti e residenti sono costretti pressoché quotidianamente a versare litri e litri di candeggina per tentare di pulire e disinfettare pavimenti e soglie da deiezioni e urina. Sono innumerevoli coloro che passeggiano in centro storico col proprio cane al guinzaglio, ma è proprio necessario portarli sotto al portico per fargli fare i loro bisogni? Un’area verde o uno sgambatoio non sarebbero più appropriati?

Proprietari di cani maleducati che non si curano del fatto che altri dovranno ripulire e per i quali la “cosa pubblica” evidentemente non è affar loro. Dal momento che tali comportamenti non vengono sufficientemente sanzionati, e che questi nostri concittadini hanno trasformato il centro in una latrina, sarebbe il caso che il Comune di Carpi prevedesse una pulizia più accurata di portici e marciapiedi, chiedendo ad Aimag un numero crescente di spazzolamenti e lavaggi al fine di garantire una maggiore igiene.

J.B.

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