Metti un giorno in compagnia dell’oro nero di Casa Clò

Custode di una tradizione preziosa e garante di un prodotto unico che nasce, da secoli, nei sottotetti delle nostre case, il carpigiano Mauro Clò, maestro assaggiatore della Consorteria dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Spilamberto, nonché esperto degustatore della Camera di Commercio di Modena, come da tradizione, apre alla cittadinanza le porte della sua acetaia di Fondo Toschina, in via Gherardo Cavetto, al civico 11 (laterale di via Griduzza, verso Cortile), domenica 29 settembre, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18.

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In foto Mauro Clò insieme a una famiglia di Torino in visita all'acetaia prima di recarsi all’Arena di Verona

Metti un giorno in compagnia dall’Aceto Balsamico di Modena IGP e dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP. L’appuntamento è il 29 settembre, quando in tutta la provincia di Modena le acetaie apriranno le porte dei luoghi di produzione per l’edizione 2024 di Acetaie Aperte, l’evento organizzato da Terre del Balsamico, consorzio costituito dai Consorzi di tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP e dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP.
Il consiglio per il consumatore che si trovi nell’indecisione fra le mete da scegliere nella giornata di Acetaie Aperte, è quello di munirsi di scarpe comode e del giusto spirito per avventurarsi in un viaggio sensoriale a 360 gradi che inizia in vigna e termina nei locali di invecchiamento, sempre accompagnato dal racconto in viva voce dei produttori.

Custode di una tradizione preziosa e garante di un prodotto unico che nasce, da secoli, nei sottotetti delle nostre case, il carpigiano Mauro Clò, maestro assaggiatore della Consorteria dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Spilamberto, nonché esperto degustatore della Camera di Commercio di Modena, come da tradizione, apre alla cittadinanza le porte della sua acetaia di Fondo Toschina, in via Gherardo Cavetto, al civico 11 (laterale di via Griduzza, verso Cortile), dove si produce esclusivamente Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, domenica 29 settembre, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18.

“Fu mia madre a farmi dono di una batteria”, spiega Clò. Un’eredità preziosa che Mauro desidera condividere con altri, “affinché l’amore per l’aceto balsamico tradizionale di Modena si diffonda sempre più, catturando anche l’interesse dei giovani. Passo dopo passo, vedi nascere questo tesoro, e lo curi sino a farlo diventare un prodotto eccellente capace di sprigionare profumi definiti e regalare sensazioni gustative che riempiono il palato”. Il processo di maturazione è lento e costante, ogni operazione avviene secondo regole precise: un cerimoniale che si perpetua nel tempo, assaggio dopo assaggio, affinché solo un nettare perfetto, dall’assoluto equilibrio tra dolcezza e acidità, possa guadagnarsi il titolo di incontrastato re della tavola con un invecchiamento in botti di legni differenti di minimo 12 anni per l’Affinato e minimo 25 anni per l’Extra vecchio.

LA CURIOSITA’ – Grazie all’impeccabile armonia che lo contraddistingue è nata la partnership tra l’Aceto Balsamico Tradizionale e l’Arena di Verona. Il Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena ha infatti deciso di investire in un accordo con la Fondazione Arena di Verona che si concretizza in diverse attività volte a promuovere il prodotto e la sua cultura durante l’Arena Opera Festival. Come fornitore ufficiale, il Consorzio partecipa attivamente alle serate di gala e agli eventi speciali organizzati dall’Arena di Verona, dove l’Aceto Balsamico viene offerto in degustazione agli ospiti, sia durante la stagione lirica sia nelle presentazioni internazionali in giro per il mondo. Sin da questa prima stagione operistica, la partnership ha incrementato l’interesse verso l’oro nero spingendo numerosi turisti a visitare le acetaie modenesi.
Jessica
Bianchi

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