“La riforma dell’Emergenza – Urgenza, basata sulla cooperazione tra volontariato e professionismo, è forse fallace?”

Fials - Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanitа ha inviato un esposto ai Nas. L’obiettivo? “Il nostro auspicio - spiega la referente provinciale del sindacato, Giuseppina Parente - è che le Forze dell’Ordine ci possano dare le risposte che l’Ausl di Modena ci nega da tempo”. Due le criticità segnalate: il mancato pagamento dei DEP - differenziali economici di professionalità ai lavoratori e la mancanza di copertura del territorio da parte del sistema dell’emergenza - urgenza nella notte del 30 agosto.

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Giuseppina Parente

Fials – Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanitа ha inviato un esposto ai Nas. L’obiettivo? “Il nostro auspicio – spiega la referente provinciale del sindacato, Giuseppina Parente – è che le Forze dell’Ordine ci possano dare le risposte che l’Ausl di Modena ci nega da tempo”. Due le criticità segnalate: il mancato pagamento dei DEP – differenziali economici di professionalità ai lavoratori e la mancanza di copertura del territorio da parte del sistema dell’emergenza – urgenza nella notte del 30 agosto.

“Nonostante l’accordo siglato alla fine del 2023 e malgrado i nostri numerosi solleciti – spiega Parente – non è ancora stata prodotta la graduatoria e non si sa che fine abbiano fatto gli oltre 600mila euro dei fondi contrattuali destinati al pagamento dei DEP che sono soldi degli operatori”.

L’altra preoccupazione del sindacato è invece legata alla tenuta stessa del sistema dell’Emergenza – Urgenza e alle ripercussioni che le sue attuali lacune potrebbero avere sulla cittadinanza: “la notte del 30 agosto, un bacino ampissimo, quello modenese, di oltre 360mila abitanti, è stato lasciato nelle mani di sole 6 ambulanze. Soltanto 6 mezzi di soccorso avanzato e non è certo la prima volta che accade”, denuncia la sindacalista.

Il problema? “I volontari non sono stati in grado di garantire la copertura in convenzione. L’Ausl di Modena paga con soldi pubblici le associazioni di volontariato affinché coprano il territorio in determinate fasce orarie. L’azienda però in questa convenzione non ha previsto delle penali da applicare alle pubbliche assistenze nel caso in cui non riescano a fare il loro dovere. Ergo, percepiscono denari pur non offrendo il servizio per il quale vengono pagati. E allora ci chiediamo: questa riforma del sistema dell’Emergenza – Urgenza che si basa sulla cooperazione tra mondo del volontariato e quello del professionismo non è forse fallace? Se si fosse verificata una maxi emergenza quella notte, chi avrebbe soccorso i modenesi che avessero avuto bisogno di un mezzo avanzato?”. Domande a cui Fials spera che le Forze dell’ordine possano dare adeguate risposte a fronte del silenzio dell’azienda.

J.B.

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