Gli amici più stretti e di lunga data lo chiamavano affettuosamente Schiaffino quando lo incontravano per strada. Perchè lui, Giorgio Gavioli, era tifosissimo del Milan, fin dai tempi in cui il campione sudamericano giocava nella squadra rossonera. E al Milan affiancava il tifo per il Bologna alternando le sue domeniche per seguire di persona e sugli spalti le sue due squadre del cuore. Ora che non c’è più, Giorgio lascia in tutti coloro che lo hanno conosciuto, frequentato e apprezzato, non solo per ragioni calcistiche ma soprattutto per la sua intensa, appassionata e proficua attività imprenditoriale nel settore del tessile carpigiano negli anni del boom economico, un grande vuoto e un senso di tristezza. Non lo si potrà più vedere in giro un po’ claudicante per quel benedetto ginocchio che lo ha fatto tribolare negli ultimi anni o al volante della sua Fiat 500 bianca o al mattino all’edicola di via Alghisi, vicina alla sua abitazione.
Giorgio Gavioli è stato amico di tutti, stimato e apprezzato da colleghi, amici e conoscenti per quel suo carattere gioioso, aperto e cordiale che emanava una simpatia immediata. Aveva sempre la battuta pronta e intelligente e lo scherzo a portata di mano. Un vero amicone insomma, nella vita privata come sul lavoro, negli anni d’oro del boom economico della maglieria carpigiana, affrontati con impegno e passione alla guida delle sue aziende Lady Ann, Garden Style e Music hall.
Giorgio Gavioli è deceduto all’età di 84 anni e i suoi famigliari, i tanti amici e conoscenti si ritroveranno domani, giovedì 5 settembre, alle 15,30, in Duomo per porgere l’ultimo saluto a un amico vero che ha lasciato intorno a loro un vuoto di simpatia, cordialità, allegria, senso dell’amicizia e piacere del buon vivere.
c.p.