A nuoto attraverso lo Stretto di Messina, l’avventura di tre carpigiani

Hanno attraversato a nuoto il tratto di mare che separa la Sicilia dalla Calabria sfidando a suon di bracciate Scilla e Cariddi e ce l’hanno fatta. I tre “avventurieri” sono i tre amici carpigiani Corrado Fiorito, Alberto Piccinini e Massimo Cover.

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Hanno attraversato a nuoto il tratto di mare che separa la Sicilia dalla Calabria sfidando a suon di bracciate Scilla e Cariddi e ce l’hanno fatta. I tre “avventurieri” sono i tre amici carpigiani Corrado Fiorito, Alberto Piccinini e Massimo Cover. “L’idea è nata per gioco in piscina, a Carpi, dove nuotiamo abitualmente tutti e tre. Un modo  – raccontano – per metterci alla prova, superare i nostri limiti e, soprattutto, per migliorarci, dal momento che un po’ di sana competizione fa parte del gioco…”. Allenati da Marta e Cucco di Coopernuoto, i tre si sono preparati per mesi in piscina, con qualche incursione nelle acque cristalline di Lerici, per essere pronti ad affrontare la traversata in “scioltezza”. E così, nuotata dopo nuotata, dopo aver capito di essere in grado di “tenere il passo”, questa mattina, 10 luglio, Corrado, Massimo e il 67enne Alberto, il più âgé del gruppo ma in ottima forma, sotto l’occhio vigile e la guida esperta dei capitani barcaioli dell’organizzazione a cui si sono affidati per affrontare l’impresa (Baia di Grotta – Giovanni  & Nino Fazio), alle 10,34 si sono tuffati nelle acque di Torre Faro e, in circa 50 minuti, hanno attraversato lo Stretto di Messina fino ad approdare a Cannitello sulla costa calabra. 3,5 chilometri di pura bellezza e adrenalina.

“Mettersi alla prova, superata la soglia dei 40 anni, – sorride Corrado – è stato straordinario. All’inizio ti senti un ospite in un ambiente, quello marino, a cui non appartieni. Poi però, mentre procedi in quella distesa blu, diventi un tutt’uno col mare. Una sensazione impagabile, di libertà. Un’emozione fortissima, totalizzante, che fatico a descrivere. Sono orgoglioso di quello che sono riuscito a fare, a dimostrazione di come ogni obiettivo può essere raggiunto con impegno, costanza, determinazione e il supporto di una squadra coesa. In tanti ci hanno dato una mano, dall’amico Nicola Gelmini a Lucia, ai ragazzi del bar della piscina di Carpi che ci hanno griffato magliette e costumi. Questa impresa non è solo nostra ma anche di tutti coloro che ci sono stati vicini”.

Jessica Bianchi

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