“Tra marzo e settembre nessun albero dev’essere tagliato. Occorre una maggiore programmazione degli interventi”

E’ fatto divieto effettuare “potature nel periodo di risveglio vegetativo” delle piante a “salvaguardia dell’avifauna selvatica nel rispetto della normativa comunitaria (direttiva comunitaria 2009/147/CE e relativa legge nazionale n.157 del 11/02/1992 s.m.i.)”. E’ quanto si legge nel Regolamento d’uso e tutela del verde pubblico e privato nell’Unione Terre d’Argine. E allora perché, per l’ennesima volta, è stato programmato l’abbattimento di 39 alberi ad alto fusto tra giugno e luglio? A cosa serve il nuovo - e lungamente atteso - Regolamento, se poi viene disatteso peraltro dal pubblico che dovrebbe dare l’esempio ai privati in fatto di gestione e tutela del patrimonio verde cittadino?

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Viale Carducci

E’ fatto divieto effettuare “potature nel periodo di risveglio vegetativo” delle piante a “salvaguardia dell’avifauna selvatica nel rispetto della normativa comunitaria (direttiva comunitaria 2009/147/CE e relativa legge nazionale n.157 del 11/02/1992 s.m.i.)”. E’ quanto si legge nel Regolamento d’uso e tutela del verde pubblico e privato nell’Unione Terre d’Argine. E allora perché, per l’ennesima volta, è stato programmato l’abbattimento di 39 alberi ad alto fusto tra giugno e luglio? Il copione si ripete invariato da anni: in inverno si compiono le ispezioni visive e strumentali e poi, in barba alle norme, si procede coi tagli durante la stagione riproduttiva degli uccelli e in pieno rigoglio vegetativo. A cosa serve il nuovo – e lungamente atteso – Regolamento, se poi viene disatteso peraltro dal pubblico che dovrebbe dare l’esempio ai privati in fatto di gestione e tutela del patrimonio verde cittadino?

La notizia dell’abbattimento dei 39 alberi ha creato numerosi mal di pancia tra le associazioni ambientaliste aderenti alla Consulta in primis la Lipu, come spiega la delegata carpigiana, Daniela Rustichelli. “Quando nel 2020, in estate, in tangenziale Losi e via Cattani vennero abbattuti 48 pioppi cipressini, condividemmo, insieme al Comune, dopo dibattiti molto accesi, che nessun albero – salvo rare eccezioni – sarebbe più stato tagliato tra marzo a settembre. Ora però quell’accordo è stato nuovamente disatteso con nostro grande disappunto. Siamo arrabbiati e delusi perché il modus operandi non cambia: si procede coi tagli senza informare preventivamente le associazioni”. Le piante sono state classificate a rischio schianto e dunque altamente pericolose: “mi domando come mai non si sia intervenuti immediatamente a febbraio per non correre rischi” prosegue Rustichelli. E’ necessario ripensare la programmazione: “si deve ispezionare a fine estate e programmare gli eventuali abbattimenti entro il mese di febbraio. Ci sono delle leggi che tutelano uccelli e habitat: tra marzo a settembre le piante non vanno toccate”.

Anche le ispezioni preventive condotte da ornitologi o naturalisti e tese a individuare la presenza di nidi in molti casi si rivelano sostanzialmente inutili dal momento che numerose specie di uccelli, così come i pipistrelli, si annidano “nelle cavità e nelle fessure della corteccia. Vederli è pressoché impossibile”, prosegue la delegata della Lipu. Occorrerebbe effettuare lunghi appostamenti ai piedi di ogni albero per cogliere movimenti, “come facemmo quando ci mobilitammo per risparmiare il monumentale pioppo di via Dorando Pietri”.

Tortore, colombacci, merli e corvidi non sono gli unici uccelli che nidificano tra i rami e le folte chiome degli alberi ad alto fusto, vi sono anche codirossi, capinere, verdoni, cardellini, verzellini, picchi, cince, persino pigliamosche… “specie che costituiscono un bene prezioso assicurando biodiversità. Ogni pianta è un habitat, un condominio vivente e in quanto tale va preservato. La natura è una risorsa che va protetta per il bene di tutti, compreso il nostro”.

Ogni albero, così come ogni essere vivente, ha un ciclo vitale. Le piante si ammalano e invecchiano e quando rappresentano un rischio per l’incolumità della cittadinanza devono essere abbattuti. Ma i tagli devono essere compiuti nel “momento opportuno. Per farlo occorrono maggiore sensibilità e capacità di programmazione. Invitiamo il sindaco Righi a non ripetere gli errori fatti in passato” conclude Daniela Rustichelli.

Jessica Bianchi

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