Rifiuti abbandonati in via Marx, al mancato decoro e alla scarsa igiene, ora si aggiunge anche la puzza

I residenti hanno chiesto ad Aimag di poter cambiare il posizionamento dei bidoni ma gli è stato negato il permesso e l’appello lanciato mesi fa di installare una videocamera per tentare di dare un giro di vite agli abbandoni è caduto nel vuoto. “Perché pare che a nessuno interessi aiutare i cittadini corretti?” si domandano i residenti.

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Sono esasperati i residenti di un palazzo di via Carlo Marx, in zona Stadio. Nonostante i loro sforzi per conferire in modo corretto e differenziato la propria spazzatura domestica, l’area attrezzata condominiale, facilmente raggiungibile dalla strada, si è trasformata da tempo in una vera e propria discarica a causa dell’inciviltà e della maleducazione di certuni. Cittadini ed esercenti che bellamente – restando sinora del tutto impuniti malgrado siano spesso i soliti noti – abbandonano sporte e sacchi rigonfi di pattume a ridosso dei bidoni al servizio dei condomini. A causa dell’innalzamento delle temperature però, al mancato decoro e alla scarsa igiene, si aggiunge ora anche la puzza: una situazione non più tollerabile che ha spinto due residenti a rimboccarsi le maniche e a smistare i rifiuti.

“L’odore era a dir poco insopportabile. La scorsa settimana avevamo contattato Aimag affinché venisse a recuperare quanto era stato abbandonato ma la risposta è stata negativa. Qualora i rifiuti vengano gettati in un’area privata infatti la multiutility non interviene, peccato che l’area in questione sia accessibile dalla strada e pertanto chiunque vi può entrare per disfarsi di ciò che più gli fa comodo. A quel punto – proseguono i due – domenica 16 giugno abbiamo raccolto tutto, differenziando quanto più possibile. Tra i numerosi oggetti rinvenuti anche un tavolino, un ventilatore, un fanale da auto, una stufetta, legni e ferri vari, secchi di vernice e persino un segnale stradale”.

I residenti hanno chiesto ad Aimag di poter cambiare il posizionamento dei bidoni ma gli è stato negato il permesso e l’appello lanciato mesi fa di installare una videocamera per tentare di dare un giro di vite agli abbandoni è caduto nel vuoto. “Per quanto tempo ancora – si domandano lecitamente – dovremo subire questo disservizio? Perché pare che a nessuno interessi aiutare i cittadini corretti?”.

J.B.

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