Domenica 9 giugno, alle ore 11, al Cinema Corso di Carpi proseguono gli appuntamenti con i Matinée: verrà proiettato El Paraìso di Enrico Maria Artale con Edoardo Pesce, Margarita Rosa De Francisco, Maria Del Rosario e Gabriel Montesi.
La proiezione speciale darà l’avvio a Cinema in festa l’occasione imperdibile per vedere i film al cinema a un prezzo speciale: 3,50 euro. L’iniziativa è promossa dal MiC con la collaborazione del David di Donatello – Accademia del Cinema Italiano ed è valida sia per il Cinema Corso che per L’Eden di Carpi e per tutti gli aderenti dal 9 al 13 giugno per tutti i film e a tutte le ore.
El Paraìso è stato presentato in concorso alla Mostra Internazionale D’arte Cinematografica La Biennale di Venezia nella sezione Orizzonti dove ha vinto il Premio per la miglior interpretazione femminile e la miglior sceneggiatura.
Julio Cesar ha quasi quarant’anni e vive ancora con sua madre, una donna colombiana dalla personalità trascinante. I due condividono praticamente tutto: una casetta sul fiume piena di ricordi, i pochi soldi guadagnati lavorando per uno spacciatore della zona, la passione per le serate di salsa e merengue. Un’esistenza ai margini vissuta con amore, al tempo stesso simbiotica e opprimente, il cui equilibro precario rischia di andare in crisi con l’arrivo di Ines, giovane colombiana reduce dal suo primo viaggio come “mula” della cocaina. Tra desiderio e gelosia la situazione precipita rapidamente, al punto che Julio si troverà a compiere un gesto estremo, in un viaggio doloroso che lo porterà per la prima volta nella sua terra di origine.
Questo film è una storia d’amore tra una madre e un figlio, una tragedia colorata che affonda i propri eroi nelle sfumature cangianti dei loro umori più intimi, nella delicatezza e nella violenza. È il racconto quasi mitologico di un legame basato sul sangue che ho tentato di sottrarre al giudizio, senza voler stabilire se ciò che unisce profondamente i due protagonisti sia un atto di amore, più forte delle convenzioni sociali, o un atto psichico disfunzionale che dimostra l’impossibilità di accettare una naturale separazione. Possiamo davvero tracciare una linea che distingua amore e follia, la forza irriducibile del sentimento dalla paura profonda di restare soli per sempre?