Una primavera meteorologica così umida non capita di frequente. Negli ultimi tre mesi (da marzo a maggio) molte località del Distretto del fiume Po hanno superato i precedenti record storici in termini di accumuli pluviometrici, diverse località alpine hanno raggiunto e superato i precedenti valori massimi in termini di accumulo nivale per il periodo. I fiumi del Distretto rapidamente hanno ripreso vigore, registrando valori medi mensili pari ai valori massimi del periodo e, in alcuni casi, anche maggiori. Tutti gli invasi hanno raggiunto i valori massimi di stoccaggio della risorsa idrica. In poco tempo, già a fine marzo, il Distretto del fiume Po è tornato a “riempirsi d’acqua” come non accadeva da molti mesi, il che ha consentito un buon recupero della disponibilità idrica a scala distrettuale messa a dura prova dal biennio 2021/2022. Tutto questo è stato possibile grazie a una lunga serie di perturbazioni di origine atlantica, le uniche in grado di apportare quantitativi significativi di acqua nel Distretto, che hanno attraversato l’intero Centro-Nord Italia.
L’inizio dell’estate meteorologica (giugno-settembre), che ha visto finora l’alternarsi di una prima fase perturbata seguita da una fase più calda ed asciutta, continuerà in questo modo ancora per un po’ visto che già da domenica 9 giugno è attesa una nuova perturbazione sul Nord Italia con conseguente calo termico e precipitazioni localmente anche importanti. Le condizioni anticicloniche, che portano tempo asciutto e temperature in media o superiori ai valori di riferimento su tutto il Distretto, arriveranno certamente, ma non per ora.
“In conclusione, stante l’attuale disponibilità di risorsa idrica a scala distrettuale e le più aggiornate previsioni meteorologiche, non si intravedono criticità particolari per il soddisfacimento dei diversi fabbisogni (irriguo, industriale, produttivo e civile) nelle prossime settimane – evidenzia Francesco Tornatore, dirigente del Settore “Pianificazione e gestione degli usi della risorsa” dell’AdBPo e responsabile dell’Osservatorio per gli Utilizzi Idrici –. Va segnalato, comunque, che la perdurante instabilità meteorologica, accompagnata da fenomeni anche estremi, sta creando diversi problemi al sistema agricolo distrettuale”.