Inquinamento e patologie respiratorie: “non è stata accertata alcuna definitiva correlazione di causa – effetto”

La Società Italiana di Pneumologia vede nell’inquinamento atmosferico una delle cause che starebbe provocando un aumento nell’insorgenza di cancro al polmone, ma vi sono studi scientifici che dimostrano l’esistenza di una correlazione causa - effetto tra inquinamento e lo sviluppo di tumori? Ne abbiamo parlato insieme al dottor Enrico Clini, direttore della Struttura Complessa di Malattie dell'Apparato Respiratorio dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena.

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Crescono asma e rinite allergica e aumenta il rischio di broncopneumopatia cronica-ostruttiva e interstiziopatie polmonari. A lanciare l’allarme è la Società Italiana di Pneumologia. Tra i fattori più importanti che avrebbero contribuito a tale impennata nel nostro Paese vi sarebbe anche l’inquinamento atmosferico. Ma come la qualità dell’aria determina la salute dell’individuo?

“Più che aumentare l’incidenza delle  patologie in senso stretto – spiega il professor Enrico Clini, docente Unimore e direttore della Struttura Complessa di Malattie dell’Apparato Respiratorio dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena – parlerei di incremento delle riacutizzazioni di forme croniche di malattie dell’apparato respiratorio come ad esempio, asma, rinite allergica o broncopneumopatia ostruttiva, il che determina la necessità di maggiori cure e, alle volte, di ricorrere all’ospedalizzazione”. 

Tra i soggetti più  esposti al rischio, prosegue il direttore, vi sono certamente “i bambini nei primi anni di vita quando il loro sistema respiratorio, essendo ancora in fase di sviluppo, potrebbe essere messo a rischio dall’inquinamento e poi i portatori di condizioni croniche poichè esposti al rischio di riacutizzazioni appunto”.

Nel territorio provinciale modenese in realtà non è stato rilevato alcun trend di crescita di tali patologie: “se si osservano i dati epidemiologici relativi alle malattie respiratorie della provincia (quarta causa di morte nel modenese) notiamo come la morbilità e la mortalità non siano in un aumento tale da destare alcuna preoccupazione. Si registra un incremento epidemiologico complessivo per patologie respiratorie in coincidenza al periodo pandemico COVID-19, tuttavia i tassi standardizzati di mortalità, dal 2000 al 2019, segnano una riduzione (il tasso standardizzato maggiore alla media lo troviamo a Pavullo). Stabilire come l’inquinamento impatti su tali patologie è difficile da chiarire poiché non esiste uno specifico censimento che metta in relazione la salubrità dell’aria con l’insorgenza di malattie e il rischio di morte correlato. Di conseguenza è difficile tracciare mappe di rischio e avere dati affidabili”, sottolinea il dottor Clini.

La Società Italiana di Pneumologia vede nell’inquinamento atmosferico una delle cause che starebbe provocando un aumento di insorgenza di cancro al polmone, ma vi sono studi scientifici che dimostrano l’esistenza di una correlazione causa – effetto tra inquinamento e lo sviluppo di tumori? 

“Nel modenese – specifica il dottor Clini – i tumori sono in calo e per quanto riguarda nello specifico quello al polmone è certamente il fumo il fattore predisponente maggiormente rilevante e in maggiore tendenza soprattutto tra le donne che, oggi, fumano mediamente più degli uomini.  L’inquinamento rappresenta una potenziale concausa di peggioramento delle condizioni di salute di persone affette da patologie respiratorie e cardio vascolari croniche ma non è stata accertata alcuna definitiva correlazione di causa – effetto”.

Jessica Bianchi

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