Tanaliberatutti, al via tanti eventi pensati per i più piccoli nei centri sociali di Carpi

“Tanaliberatutti è la parola con cui i bambini liberano tutti quando giocano a nascondino. Abbiamo voluto dare questo nome alla nostra rassegna, che prosegue l’esperienza ultra decennale dei Pomeriggi Animati, per invitare i bambini, i ragazzi e le loro famiglie a uscire dalle tane - sorride Cosetta Bottoni - per vivere insieme e appieno la primavera”. La rassegna, organizzata dal Coordinamento provinciale di Ancescao, propone un ricco programma di eventi gratuiti per tutti, dai 3 ai 99 anni. Si parte il 14 aprile, alle 15,30, al Gorizia, con lo spettacolo di burattini Pulcinella libera tutti dell’artista Giorgio Gabrielli.

0
449
Da sinistra Elio Bonetti, Ada Menozzi, Enrico Campedelli, Tamara Calzolari, Giancarla Piccinini, Daniele Righi, Cosetta Bottoni, Mario Sgarbi, Tonino Pelatti ed Ester Caliumi

Tanaliberatutti è la parola con cui i bambini liberano tutti quando giocano a nascondino. Abbiamo voluto dare questo nome alla nostra rassegna, che prosegue l’esperienza ultra decennale dei Pomeriggi Animati, per invitare i bambini, i ragazzi e le loro famiglie a uscire dalle tane – sorride Cosetta Bottoni – per vivere insieme e appieno la primavera”. La rassegna – organizzata dal Coordinamento provinciale di Ancescao, grazie al supporto della Fondazione Cr Carpi, il patrocinio del Comune di Carpi e la preziosa collaborazione degli operatori del Falco Magico e dei volontari dei centri sociali Gorizia, Graziosi, Cibeno Pile e Villa Glori – propone un ricco programma di intrattenimento ed eventi gratuiti per tutti, dai 3 ai 99 anni. Si parte il 14 aprile, alle 15,30, al Gorizia, con lo spettacolo di burattini Pulcinella libera tutti dell’artista Giorgio Gabrielli. Il 12 maggio al Cibeno Pile il clown di corsia Enrico Vezzelli racconterà in modo divertente la sue esperienza di clown/dottore e, a seguire, nel parco adiacente si terrà un laboratorio di equilibrismo.  Il 21 aprile e il 19 maggio invece i Ragazzi del Circostrass e la Scuola di tessuti aerei Born to Fly organizzeranno laboratori circensi e animazioni nei parchi dei circoli. Il 9 giugno nel cortile del Graziosi spazio al laboratorio artistico Trasparenze tenuto da Elisabetta Forenza mentre il 13 giugno a Villa Glori, si terrà Ritorno alla terra, per imparare a riconoscere le erbe officinali e altri rampicanti profumati rivolto a grandi e piccini seguito da una lezione pratica di trapianto di piantine da orto; per l’occasione i volontari del centro offriranno del gnocco fritto a tutti i presenti. Ogni evento poi, aggiunge Daniele Righi della Biblioteca ragazzi, “verrà accompagnato da letture tratte da libri inerenti la tematica trattata e scelti con cura dal servizio Il falco Magico”.

Portare giovani e famiglie all’interno dei centri sociali e favorire l’incontro tra le diverse generazioni rappresenta a anche un’opportunità preziosa per queste realtà sempre più a corto di volontari e con iscritti i cui capelli si sono imbiancati da tempo. “L’auspicio è che i giovani inizino a conoscerci, a frequentare questi luoghi e che nel corso del tempo ne diventino a loro volta parte attiva”, sottolinea la presidente del Gorizia, Ester Caliumi, perché, le fa eco Giancarla Piccinini, vice presidente di Ancescao provinciale, “i nostri centri sono realtà importanti che rispondono a bisogni complessi e che attraverso la loro variegata programmazione combattono solitudine e isolamento, oltre a offrire momenti conviviali, culturali e ricreativi”. Un problema serio quello dell’invecchiamento dei volontari e, ribadisce il presidente di Ancescao provinciale Mario Sgarbi, “se la politica non ci aiuta, se non ci sostiene nell’ispirare i più giovani affinché il ricambio generazionale venga assicurato, ci spegneremo come candele”. Un futuro, quello dei centri sociali, che potrà essere garantito, sottolinea l’assessore alle Politiche sociali Tamara Calzolari, “solo se diventeranno la casa di tutti, ecco perché rassegne come Tanaliberatutti sono tanto preziose”. Certo una riflessione sul volontariato deve essere avviata, ammette Enrico Campedelli della Fondazione Cr Carpi, il quale “auspica una maggiore apertura da parte delle associazioni al territorio in cui operano”, per salvaguardare così, un patrimonio, quello dei centri sociali appunto, “che noi diamo per scontato ma che in realtà è un bene da proteggere per il bene della collettività tutta”, conclude.

J.B.