“Ricordare Fanti ai giovani di oggi è un atto opportuno e doveroso per richiamarci ai valori della Patria”

Si è tenuta questa mattina, 5 aprile, nella ricorrenza della morte del generale Manfredo Fanti, nato a Carpi il 23 febbraio 1806, una cerimonia commemorativa voluta dall’Associazione Nazionale Ex Allievi dell’Accademia Militare di Modena, con il patrocinio del Comune di Carpi e la collaborazione dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano. Ai piedi del monumento dedicato al generale, morto 159 anni fa, e posto presso il Parco delle Rimembranze è stata deposta una corona.

0
437

Si è tenuta questa mattina, 5 aprile, nella ricorrenza della morte del generale Manfredo Fanti, nato a Carpi il 23 febbraio 1806, una cerimonia commemorativa voluta dall’Associazione Nazionale Ex Allievi dell’Accademia Militare di Modena, con il patrocinio del Comune di Carpi e la collaborazione dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano.  Ai piedi del monumento dedicato al generale, morto 159 anni fa, e posto presso il Parco delle Rimembranze è stata deposta una corona. Tra coloro che hanno presenziato alla cerimonia anche il consigliere comunale nonché presidente del Consiglio dell’Unione Terre d’Argine Mauro D’Orazi, per portare il saluto dell’Amministrazione. “Commemorare il nostro concittadino generale Manfredo Fanti a 159 anni dalla morte – ha sottolineo – e per noi è un grande onore, un dovere civico e morale. Ricordare Fanti ai giovani di oggi è un atto opportuno e doveroso per richiamarci ai valori della Patria e del servizio permanente che dobbiamo renderle”.

D’Orazi, dopo aver ricordato come la città di Carpi abbia celebrato Fanti in molti modi, ha poi svelato una piccola curiosità: “le spoglie di Fanti riposano in Duomo di fianco al portone centrale, sotto una lastra a rombo in marmo grigio striato e con la semplice scritta Manfredo Fanti. Egli morì a Firenze il 5 aprile 1865. Come è noto Papa Pio IX scomunicò tutti i protagonisti dell’entrata del riorganizzato esercito sardo nei territori della Chiesa per congiungersi con Garibaldi e Fanti era a capo di questa spedizione. Ebbene in articolo mortis a Firenze un solerte frate lo convinse al pentimento e alla redenzione, consentendo così la tumulazione in Duomo con una solenne cerimonia”. 

L’imponente monumento equestre in bronzo dello scultore Cesare Zucchi che lo rappresenta venne invece posizionato al centro della piazza e inaugurato con solenni manifestazioni il 30 agosto del 1903. Lì rimase fino al 23 ottobre del 1939, quando venne spostato nel Parco delle rimembranze dove si trova tuttora.