Essenza vs Amare. In viale Carducci 34/P prende il volo il ristorante Amare. Dietro le quinte ci sono due giovani imprenditori, Luca Galloni e Pietro Trentini, con l’occhio puntato, ormai da anni, sulla ristorazione e una chef, Stefania Camurri, con una forte esperienza e propensione per la cucina creativa nonché figlia di due storici ristoratori carpigiani, Franco e Norina, che i carpigiani ricordano per La Corbeille o la Locanda nel Frutteto.
La proposta gastronomica del locale è decisamente innovativa e strutturata. Vengono applicate tecniche che rielaborano la tradizione facendo l’occhiolino alle nuove tendenze. Qualche esempio? I calamari fritti nella zuppa di cipolle. Il purè? Sì, ma al limone e vaniglia con la bottarga. Le frittelle di baccalà? Sì, ma con il latte di cocco e i frutti di bosco. Il tonno? Sì ma si muove. E vuoi che non ci siano gli gnocchi? Certo che sì, ma di banane. E i tortellini? Imprescindibili, ma con ripieno di baccalà e nel brodo di cavolo blu come il mare.
Un’idea ricca di sfide che ti fanno stare lì, “sul pezzo”, a testa china, cercando non solo di dedicare un ottimo pasto al commensale, ma di far sì che possa vivere un’esperienza senza dubbio nuova, accattivante, curiosa e fuori dagli schemi, mantenendo saldi i dettami della tradizione. Inoltre, con altrettanta attenzione, la volontà è quella di porsi come riferimento nel centro storico di Carpi per la degustazione di vini in abbinamento alle creazioni della cucina.
Oltre a poter scegliere un percorso completo per il pasto principale, la novità è l’introduzione di una modalità “chiacchiere sulla battigia” dove, in compagnia del sommelier a bancone, è possibile confrontarsi per un calice accompagnato in coerenza con tapas prodotte al momento dalla cucina. Tutto questo è Amare, un ristorante di solo pesce con ottime spuntature vegane e vegetariane. “Come approdare ad Amare per vivere un’esperienza da raccontare? Beh dovete fidarvi di noi”, sorridono i ristoratori. “Inserendo nel menù la proposta Fidati si vuole, da un lato lasciare piena libertà di espressione alla Chef che, come una vera artista, per natura e predilezione è sempre alla ricerca di stimoli in una cucina dinamica, d’altra parte far vivere al cliente un’esperienza unica”.