Il suo impegno attivo in politica è terminato da tempo ma il carpigiano Enrico Fieni non rinuncia a denunciare ciò che non va. Da mesi si è mobilitato per cercare di riportare l’attenzione sullo stato pietoso in cui versa via Remesina Esterna. L’asse, punteggiato di buche e cedimenti strutturali, è pressoché impraticabile e rappresenta un reale pericolo per tutti coloro che vi transitano. Una storia annosa che, puntualmente, ogni inverno torna alla ribalta della cronaca poiché, pioggia e nebbia impediscono agli automobilisti di valutare la reale entità delle buche rischiando di danneggiare il proprio veicolo o, peggio ancora, di perdere il controllo del mezzo.
A raccogliere l’appello sui social media di Fieni è stata la consigliera di FdI Annalisa Arletti che, lo scorso fine settimana, ha organizzato un banchetto in centro storico per raccogliere firme e sollecitare un intervento. Immediata la risposta del Comune che “con grande tempestività”, sorride Fieni, ha annunciato un’opera di rifacimento del manto stradale, del valore di 650mila euro, dal Campo Fossoli fino a via Grilli e, successivamente, da via Valle fino al Tred Carpi che per questo tratto si farà carico dei costi. Il processo prevede la fresatura e la stabilizzazione del fondo stradale con cemento, seguita dalla riasfaltatura. “Già il lunedì lungo l’arteria le buche più pericolose erano state riempite di ghiaia e un cedimento segnalato con un apposito cartello. Buffa coincidenza… basti pensare che prima della raccolta firme quello stesso cedimento non è mai stato in alcun modo indicato per avvertire gli automobilisti del pericolo”.
L’intervento “era già stato programmato” ha commentato il sindaco Alberto Bellelli, che non rinuncia a una stoccata al centrodestra: “invito la consigliera a sollecitare il Governo nel sostenere il progetto di via Remesina”.
Per rimettere in sicurezza la strada infatti, una mera riasfaltatura non basterà. L’intervento, assolutamente necessario ma non sufficiente, sarà solo l’ennesima – e costosa – toppa posta su una vicenda ben lungi dall’essere vicina alla conclusione. “Questa arteria viaria – ha spiegato Paolo Malvezzi, assessore ai Lavori Pubblici – è stata sottoposta a un’attenta analisi geologica che ha evidenziato la necessità di un intervento strutturale molto costoso. Ciò ha spinto l’Amministrazione a richiedere un finanziamento governativo che purtroppo non ha avuto seguito. Allora si è optato per una soluzione sostenibile e finanziariamente accessibile”.
Nel 2024 il Comune di Carpi ha destinato 1 milione di euro per la manutenzione straordinaria di alcune strade del forese, tra cui la Remesina (finanziato per 888mila euro con mutui dalla Cassa Depositi e Prestiti e per 127mila con risorse dell’Ente) e 1 milione di euro che riguarderà invece gli assi dei centri abitati.
Risorse spese, anno dopo anno, senza mai risolvere il problema alla radice (si pensi non solo a via Remesina Esterna ma anche a via Grilli, via dei Morti, via Griduzza…). Perchè senza i finanziamenti governativi o europei il nostro ente pubblico pare avere le mani legate?
Jessica Bianchi