Il Centro fauna selvatica Il Pettirosso cerca volontari

“Non ne cerchiamo molti - chiarisce Piero Milani - ma quelli che scelgono questa strada dovranno essere super motivati. Rischierete calci e graffi ma tornerete a casa alla sera col sorriso di chi si è sentito utile, di chi ha fatto la differenza tra la vita e la morte di un animale. Sarete volontari del Pettirosso, farete parte di qualcosa di vivo, di grande e che continua a crescere” spiega il responsabile Piero Milani.

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Nuove mansioni attendono il Centro fauna selvatica il Pettirosso. Nuovi territori dove soccorrere animali selvatici feriti o in difficoltà aspettano. Per questo comincia la selezione di nuovi volontari. “Se sei interessato a impegnare parte del proprio tempo libero, alla salvaguardia e alla cura degli animali selvatici che fino ad oggi ti hanno affascinato ma non li hai mai potuti conoscere a fondo di persona, ora puoi”, spiega il responsabile Piero Milani.nSono parecchi anni che Il Pettirosso non compie una ricerca di nuovi volontari, ma ora con le nuove competenze ed attività all’orizzonte non può farne a meno. “Non ne cerchiamo molti – chiarisce Piero Milani – ma quelli che scelgono questa strada dovranno essere super motivati perchè, potreste prendere calci, graffi, o morsi, nel fango, nella polvere al freddo e al gelo, e d’estate al caldo, ma sicuramente tornerete a casa alla sera col sorriso di chi si è sentito utile, di chi ha fatto la differenza tra la vita e la morte di un animale. Sarete volontari del Pettirosso, farete parte di qualcosa di vivo, di grande e che continua a crescere”.

Linci, lupi, volpi, caprioli, pettirossi, ricci, poiane e civette vi aspettano, per mettervi alla prova. Ma oltre a loro ci saranno portantine da lavare, balle di fieno da impilare e piante da annaffiare e tanti altri lavori che servono a far sì che tutto funzioni, sempre pronti per un’emergenza e non solo. Mettiti in contatto col 339 8183676 e fissa un incontro. “I posti disponibili – conclude Milani – non sono tanti perché vogliamo seguire e formare i nuovi volontari in modo adeguato, perché l’emergenza non si sa quando arriva e cosa capiterà, ma sicuramente emozioni forti ed uniche li aspettano”.

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