Starbucks, catena del caffè statunitense, apre oggi a Bologna, in via D’Azeglio, il primo store in Emilia-Romagna. E’ il 35/o locale in Italia; si sviluppa su una superficie di 350 metri quadrati, con 50 posti a sedere e darà occupazione a 30 persone. Il colore rosso mattone delle pareti, e naturalmente la tazza-souvenir per i turisti con i principali simboli della città.Guardando con attenzione, però, un dettaglio balza all’occhio. Le torri sono ‘sbagliate’, invertite per così dire. In una delle tazze dedicate alla città, la Garisenda, nota per la sua particolare pendenza, oggetto da mesi di importanti lavori di messa in sicurezza, è rappresentata perfettamente dritta, al contrario della più alta Asinelli che risulta invece storta.
Non appena il dettaglio è stato notato all’anteprima dell’apertura le battute si sono sprecate. La più gettonata suona così: “Quelli di Starbucks sono avanti, sanno già come va a finire”. C’è poi qualcuno che prova ad abbozzare una spiegazione (“Forse è la prospettiva”), altri che ci scherzano sopra. Chiamato in causa, Vincenzo Catrambone, General Manager di Starbucks Italia, ha però la risposta pronta. “Lo abbiamo fatto apposta- spiega- quando vengono fatte queste cose, non possiamo ricopiare i monumenti esattamente come sono. Se notate, sono un po’ stilizzati, per far intendere che sono le Due torri. Ma non potremmo mettere le Due torri”. Perchè? E’ una questione di trademark? “Eh sì- risponde il manager- quando facciamo questi disegni, vorremmo che venissero i monumenti belli come sono. Ma non è possibile. E’ fatto apposta così”. Quindi non le rifarete? “No”, chiude Catrambone.