“Siamo in attesa della valutazione da parte del nucleo tecnico del Ministero della Salute, preliminare alla sottoscrizione dell’accordo di programma tra presidente e ministro”. E’ questa la risposta ottenuta dalla Regione Emilia Romagna inerente lo stato di avanzamento lavori dell’iter che dovrebbe portare alla realizzazione del nuovo ospedale di Carpi.
Il progetto di fattibilità tecnica ed economica del nuovo nosocomio, lo ricordiamo, dopo aver incassato l’ok della Regione, è stato trasmesso al Ministero della Salute, lo scorso luglio, per l’inserimento nella tranche di finanziamenti del Programma straordinario degli investimenti in sanità ex art.20. Si tratta di 57 milioni di euro, che costituiscono la parte pubblica (statale e regionale) dell’investimento, e che insieme ai 69 milioni da partenariato pubblico/privato compongono il totale di 126 milioni previsti dal quadro economico. A questi si dovranno poi aggiungere altri 14 milioni, necessari per l’acquisto di arredi e attrezzature biomediche e informatiche.
La partita insomma è ben lungi dall’essere prossima alla fine, pertanto il nuovo ospedale, c’è da scommetterci, sarà, per l’ennesima volta, uno dei tormentoni della campagna elettorale in vista delle Amministrative di giugno. Sono più di 15 anni che i nostri amministratori cavalcano il tema ma, sinora, di concreto vi è stata solo l’individuazione dell’area scelta dalla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria per la sua ubicazione, tra la Tangenziale Losi e le vie dell’Industria, 4 Pilastri e Guastalla. Una struttura che occuperà una superficie di 47.050 metri quadrati di suolo vergine su un lotto di 142.500 mq. E mentre staziona a Roma, il progetto continua a invecchiare: sarà capace di rispondere alle complesse sfide socio-sanitarie che ci attendono?
Jessica Bianchi