Il Piano particolareggiato di iniziativa privata approvato per l’area in via Due Ponti, al di là del passaggio a livello, dove ha sede anche lo spazio delle Ferrovie Creative, ripensa un’area già in parte edificata in modo da renderla consona al contesto residenziale di nuova realizzazione che si estende più avanti, sullo stesso lato di via Due Ponti, e segue l’espansione dell’Oltreferrovia, dove è stata realizzata la nuova sede del Polo Universitario. Alcuni fabbricati verranno mantenuti, come il Cantinone dei primi del ‘900 e il fabbricato Ferrovie Creative mentre gli altri, non più funzionali verranno abbattuti.
Sull’area di quasi 35mila metri quadrati verranno realizzate case singole, case a schiera e piccole palazzine su una superficie complessiva di 5mila mq, uno spazio commerciale di poco più di 2mila mq mentre 14mila metri quadrati saranno destinati a verde.
La relazione tecnica che illustra il progetto, considerando la distribuzione dei supermercati in città suddivisa in tre aree (7 supermercati nell’area nord, 1 nell’area Centro e 10 nell’area sud), evidenzia la mancanza di un’attività di servizio di vicinato nel quartiere: la creazione di uno spazio commerciale alimentare, nonostante la presenza di diversi supermercati a Carpi, risponderebbe quindi alle necessità del quartiere Due Ponti che già disponeva di un supermercato fino al 2015 e attende un suo ritorno.
Il progetto prevede che l’edificio esistente del “Cantinone”, pur non essendo soggetto a vincoli di tutela sia ristrutturato e con le sue grandi arcate sul fronte sud, le cornici in mattoni nel blocco ovest e la caratteristica pensilina in acciaio ospiti unità residenziali tipo “loft” all’interno di una palazzina da 4/6 unità. Pure il magazzino delle Ferrovie Creative dal sapore post industriale sarà conservato e destinato a pubblici esercizi che affiancheranno la media struttura di vendita alimentare. Per gli altri edifici di scarso pregio è prevista la demolizione.
Dal punto di vista della viabilità, è previsto l’allargamento di via Due Ponti all’intersezione con via Caliumi così come l’esecuzione di una soluzione viaria di via Caliumi in direzione nord per by-passare il filare di farnie tutelato. A questo proposito, la relazione del verde preserva l’esemplare di farnia, l’ultimo del filare quasi tutto ubicato all’esterno del comparto: sarà valorizzato con un intervento di pulizia dell’area circostante e con un intervento limitato di potatura: rimarrà all’interno della fascia del Piano per Assetto Idrogeologico (PAI). Tutta l’area sottostante la chioma per un raggio minimo di dieci metri dal tronco è considerata inedificabile e mantenuta permeabile. Si prevede la sola realizzazione di un tratto di marciapiede sul fronte est del Cantinone (distante 10 metri dal tronco dell’albero) e il mantenimento a prato della zona circostante.
Successivamente alla stipula della convenzione urbanistica, il soggetto attuatore ha dieci anni di tempo per completare l’edificazione.
Sara Gelli