La sentenza riscrive l’omicidio di Saman: la spiegazione di ciò che non torna

A Barbara Iannuccelli dell’Associazione Penelope, legale difensore del fidanzato di Saman, abbiamo chiesto di commentare la sentenza chiarendo alcuni aspetti.

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Saman Abbas

I genitori di Saman hanno ucciso la figlia, ma non ne hanno nascosto il cadavere. Lo zio è responsabile di entrambi i reati, i due cugini di nessuno. Non c’è stato sequestro di persona, né premeditazione: quello di Saman non è stato un delitto pianificato da tutta la famiglia. E’ un quadro ridimensionato, quello che emerge dalla sentenza della Corte di assise di Reggio Emilia nel processo sull’omicidio della 18enne pachistana di Novellara. Il risultato pratico è che il padre e la madre sono stati condannati all’ergastolo. Lo zio è stato condannato a 14 anni, i due cugini sono stati assolti. Non ha dunque retto l’impostazione della Procura reggiana di un omicidio pianificato da tutta la famiglia, ma sono state individuate responsabilità specifiche: bisognerà leggere le motivazioni per cogliere il ragionamento sottostante, il movente individuato, la spiegazione dei ruoli.

A Barbara Iannuccelli dell’Associazione Penelope, legale difensore del fidanzato di Saman, abbiamo chiesto di commentare la sentenza chiarendo alcuni aspetti.

Avvocato, le condanne, a partire da quella dello zio Danish, non corrispondono alle richieste della Procura, può spiegare il perché?

“Nella prospettazione della Procura era un delitto maturato in ambito familiare e tutti e cinque i familiari erano i responsabili tant’è che era stato chiesto l’ergastolo per i genitori, 26 anni per lo zio considerato l’esecutore materiale del delitto e altrettanti per i cugini. Ora, se è perfettamente coincidente con gli intenti della Procura la condanna all’ergastolo dei due genitori, per quel che riguarda lo zio Danish è stata applicata la riduzione di un terzo della pena perché è stato ammesso al rito abbreviato. Già in udienza preliminare era stata presentata la richiesta ma era stata rigettata per le circostanze aggravanti contestate allora. Oggi le circostanze attenuanti sono state talmente potenti da eliminare le circostanze aggravanti. Ricordo che in aula lo stesso maresciallo dei carabinieri che ha condotto sul campo le indagini ha testualmente dichiarato che senza l’aiuto di Danish non avrebbero mai ritrovato Saman e, in effetti, il contributo di Danish è importantissimo perché, a mio avviso, ha consentito la condanna all’ergastolo dei genitori. Saman già nell’anno precedente era scappata in Belgio per incontrare un ragazzo così come in comunità aveva manifestato la sua irrequietezza fuggendo più volte, precedenti che aprivano una zona grigia di cui gli imputati si sarebbero potuti servire per sostenere che Saman era abituata a scappare. Se non si fosse trovato il corpo questa sarebbe potuta diventare la difesa anche piuttosto efficace da parte degli imputati. Quindi Danish è stato ammesso al giudizio abbreviato con la condanna a 21 anni e per la riduzione di un terzo diventano quattordici.

Perché i cugini sono stati assolti?

Per quel che riguarda i cugini, non sono mai esistiti elementi oggettivi molto forti (tabulati telefonici) né prove così importanti da poter confermare il loro coinvolgimento. Certo è che Alì Haider, il fratello di Saman, inizialmente testimone del processo, aveva dichiarato di aver visto lo zio strozzare Saman in presenza dei cugini e dei genitori. Alì Haider è stato poi considerato dalla Corte come indagabile, perché in qualche modo compartecipe e le sue dichiarazioni sono state valutate con una credibilità fortemente attenuata dal punto di vista giuridico.  Il problema però è che Alì Haider, a mio avviso, doveva essere sentito perché non è che in questo processo ha tentato di salvare sé stesso accusando gli altri: ha chiaramente affermato di aver eseguito l’ordine del padre di spiare Saman ed è lui che ha fatto vedere ai genitori la foto del bacio con Saquib e i messaggi della chat per cui è un po’ la miccia di questo omicidio, ma lui lo ha ammesso anche andando incontro a tutte le responsabilità. Nonostante queste ammissioni la sua testimonianza oculare non è stata creduta ed è per questo che i cugini, che venivano collocati dal fratello di Saman nel momento del delitto sono andati esenti da ogni tipo di responsabilità. Ricordo anche che lo stesso Danish aveva coinvolto i due cugini dicendo che era stato svegliato da loro ma le sue dichiarazioni di non sono state ammesse nel procedimento dichiarate inutilizzabili perché rese in assenza di un avvocato. Ha ripetuto la stessa versione dei fatti coinvolgendo i cugini in due interrogatori che sono stati dichiarati inutilizzabili perché resi in un procedimento parallelo aperto dalla Procura dopo la scoperta del corpo di Saman e che la Corte ha valutato inutile in quanto identico al primo procedimento.

Perché è stata respinta la richiesta risarcitoria del fratello e del fidanzato?

“I due ragazzi vessati dal padre Shabbar sono stati estremamente soddisfatti della sentenza. Leggeremo le motivazioni per capire”

Perché per la Corte non c’è stata premeditazione?

“La prova della premeditazione non è stata considerata.  Il video dei tre con le pale in mano ha avuto alterne spiegazioni e anche il titolare dell’azienda agricola ha detto che quella era stata una giornata di pioggia e poteva aver detto ai ragazzi di andare da una parte o dall’altra per fare dei lavori. Il video non è una prova fortemente decisiva per la premeditazione.  Non ci ha aiutato nemmeno la perizia dell’archeologo sulla stratificazione della buca perché speravamo che emergessero elementi chiarissimi a conferma del fatto che fosse stata scavata giorni prima. Purtroppo non è stato così ma emerge dalla perizia un dato fondamentale: il corpo di Saman era adagiato nella buca in una posizione assolutamente composta, non è stata gettata dentro, e sicuramente questa collocazione suggerisce la presenza di più persone. Invece secondo l’assetto della attuale sentenza abbiamo i genitori condannati all’ergastolo ma estranei all’occultamento del cadavere e sembra che Danish da solo abbia ucciso Saman, scavato la buca e l’abbia messa lui da solo là dentro. Ma ci sono elementi che di fatto che depongono a favore della presenza di altre persone”.

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