Tessile e moda, le imprese al Vallauri: “rivalutare il lavoro manuale è la svolta per l’occupazione”

Trevisani (CreaSi) per Cna, Leporati (Ledatex) per Lapam e Sacchetti (Sacchetti Maglieria) per Confindustria hanno partecipato lunedì 27 novembre presso l’Istituto Vallauri alla tavola rotonda del convegno promosso col sostegno di Carpi Fashion System, “Un territorio…le sue mani. L’arte tessile a Carpi dalla maglieria al 3D” per tratteggiare l’oggi e soprattutto guardare al futuro perché preoccupati per la mancanza di manodopera.

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Da sx Gloria Trevisani, Maria Silvia Cabri moderatrice, Paolo Leporati e Gianluca Sacchetti

“Ci sono stati anni in cui i lavori manuali sono stati considerati di serie B e nel momento della scelta i genitori non li hanno propostiai propri figli nella convinzione che studiando avrebbero fatto un lavoro meno faticoso e più remunerato. Solo da qualche anno la manifattura ha ottenuto un maggiore risalto” afferma Gloria Trevisani. “Se non si formano giovani disponibili a entrare in azienda, che siano meccanici, manutentori o tecnici, il rischio è che il mestiere sparisca” aggiunge Paolo Leporati e Gianluca Sacchetti rincara la dose sottolineando che “siamo a un punto di non ritorno perché la situazione dal punto di vista della ricerca di personale è più drammatica di quanto non possa sembrare. Oggi è da qui che si parte, seminando affinché nel prossimo futuro tanti si iscrivano alla scuola del saper fare. Abbiamo bisogno dei giovani e della loro energia individuando quali driver possano mettere in moto la loro passione”.

Trevisani (CreaSi) per Cna, Leporati (Ledatex) per Lapam e Sacchetti (Sacchetti Maglieria) per Confindustria hanno partecipato lunedì 27 novembre presso l’Istituto Vallauri alla tavola rotonda del convegno promosso col sostegno di Carpi Fashion System, “Un territorio…le sue mani. L’arte tessile a Carpi dalla maglieria al 3D” per tratteggiare l’oggi e soprattutto guardare al futuro perché preoccupati per la mancanza di manodopera.

Che direzione deve prendere questo distretto? Dove andrà il tessile? “Se noi imprenditori non ci parliamo e ognuno resta nel suo giardinetto, dal satellite non lo si vede più. Dobbiamo invece dare garanzie e certezze alla scuola sostenendo l’intera filiera” prosegue Sacchetti.

“Non ci siamo dedicati abbastanza – afferma Trevisani – a raccontare il nostro lavoro e invece occorre far capire che quello che facciamo è importante, anche facendo entrare in azienda le persone, studenti e professori”. Così come è fondamentale l’ingresso delle imprese a scuola come nel caso di Leporati che, insieme ad altri imprenditori, dedica alcune ore alla formazione degli studenti di quinta classe.

A dare un forte impulso allo sviluppo di nuove collaborazioni col territorio è la dirigente scolastica Silvia De Vitis (in foto a sinistra) che ha ribadito l’importanza della giornata a partire dalla mattinata dedicata agli aspetti storici dell’arte tessile. “Non si tratta solo di attrezzare gli studenti affinché abbiano competenze professionali e tecniche spendibili nel mondo del lavoro ma occorre lavorare a livello culturale e in modo trasversale per ribadire l’importanza del tessile per Carpi. Questi ragazzi devono poter dire con orgoglio: sono di Carpi, vado al Vallauri e credo nel futuro all’interno del mondo della maglieria. Alla scuola ora spetta il compito di richiedere l’accreditamento per il corso di formazione per operatore del tessile abbigliamento e organizzare le attività didattiche in conseguenza della scelta di far diventare strategico il tessile abbigliamento”.
Sara Gelli

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