Stangata mutui, ma il mercato immobiliare carpigiano non registra frenate

Dopo la decisione della BCE di alzare ancora il costo del denaro, portandolo al 4,5%, ad aumentare sono sia le rate dei mutui a tasso variabile che i nuovi contratti a tasso fisso. Una vera e propria stangata per le famiglie costrette a pagare fino a 300 euro in più al mese. Come i carpigiani hanno tentato di correre ai ripari per onorare i mutui e non veder sfumare il sogno di acquistare una casa? Il mercato immobiliare del nostro territorio ha subito una frenata? A rispondere è la consulente del credito, Marianna Caldora.

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Marianna Caldora

Dopo la decisione della Banca Centrale Europea di alzare ancora il costo del denaro, portandolo al 4,5% in poco più di un anno, ad aumentare sono sia le rate dei mutui a tasso variabile che i nuovi contratti a tasso fisso. Una vera e propria stangata per le famiglie che si sono viste letteralmente schizzare alle stelle le rate, con rialzi fino a 300 euro in più al mese. Ma tale escalation è destinata a proseguire? Come i carpigiani hanno tentato di correre ai ripari per onorare i mutui e non veder sfumare il sogno di acquistare una casa? Il mercato immobiliare del nostro territorio ha subito una frenata? 

“Nel nostro Paese – spiega la consulente del credito, Marianna Caldora «Lady Mutuo»   sono a tasso variabile il 40.9% dei mutui per l’acquisto della casa. Con i rialzi dei tassi Bce, le rate sono aumentate fino a 300 rispetto a un anno fa.  Molti nostri concittadini si sono preoccupati e si sono rivolti a me per cercare di correre ai ripari e trovare una soluzione sostenibile. In taluni casi, a fronte di determinate caratteristiche, siamo riusciti a fare delle surroghe andando a cambiare il tasso e devo dire che molte banche hanno applicato dei tassi interessanti, con uno spread allo 0.95. Qualche istituto finanziario ha inoltre dato la possibilità a chi aveva un tasso variabile di passare al fisso per qualche mese e procedere poi con una rinegoziazione”. 

Altre famiglie invece hanno deciso di tenere botta poiché, prosegue Caldora, “nel 2024, in particolare a partire dalla seconda metà, inizieremo a vedere, seppur molto gradualmente, le rate calare. Certo con un costo del denaro a oltre il 4% la situazione resta preoccupante e l’accesso al credito decisamente difficoltosa”.

Chi opta per il finanziamento a tassi fissi se la passa meglio ma deve comunque fare i conti con rialzi significativi: si è infatti passati da poco più dell’1% al 4,37. La rata si è dunque appesantita e l’auspicio è che anche l’EuroIRS, il tasso a cui sono ancorati i fissi, sia destinato a rallentare.

“Molti istituti di credito – sottolinea Marianna Caldora – stanno ampliando il pacchetto dei propri prodotti. Un esempio è il cosiddetto Mutuo green per l’acquisto e la ristrutturazione con tassi agevolati. Chi chiede mutui all’80%, e andrà a rogito entro e non oltre marzo 2024, potrà contare su tassi fissi al 3,49%. Una utile opportunità per bloccare il tasso e consentire nel frattempo a giovani, coppie o famiglie di vendere il vecchio immobile in attesa del nuovo”.

Seppure lo scenario economico sia alquanto complesso le compravendite nel carpigiano “non hanno subito rallentamenti. L’esigenza di acquistare casa resta una priorità e il mercato immobiliare non ha registrato frenate. Le persone sono spaventate e anche per questo sempre più spesso richiedono la consulenza di esperti in grado di guidarle per trovare una soluzione ad hoc. Una rata più alta per una breve durata di investimento infatti per alcuni può essere maggiormente sostenibile rispetto a una più bassa su un arco temporale dilatato. E’ necessario valutare ogni caso, considerando numerose variabili. Per me la convenienza è data dal profilo singolo di ciascuno”.

Jessica Bianchi