E’ possibile “recuperare” gli uomini maltrattanti e violenti?

In 12 anni di attività, dalla sua apertura a oggi, il Centro Liberiamoci dalla violenza, rivolto agli uomini autori di maltrattamenti, ha preso in carico circa 580 uomini accompagnandoli in un percorso con psicologi-psicoterapeuti specializzati. Ad oggi il Centro, con sede presso il Consultorio familiare di via Don Minzoni, 121 a Modena, ha in carico 60 uomini.

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Nato nel 2011, il Centro Liberiamoci dalla violenza (LDV) dell’Azienda Usl di Modena è stato il primo in Italia a essere gestito da un’istituzione pubblica. Rivolto agli uomini autori di maltrattamenti, adotta il modello di trattamento utilizzato presso il Centro Alternative to Violence di Oslo, il più consolidato in Europa.

In 12 anni di attività, dalla sua apertura a oggi, LDV ha preso in carico circa 580 uomini accompagnandoli in un percorso con psicologi-psicoterapeuti specializzati sul tema. Ad oggi il Centro, con sede presso il Consultorio familiare di via Don Minzoni, 121 a Modena, ha in carico 60 uomini e alla sua attività sarà dedicata parte della puntata di Tg2 Dossier che andrà in onda sabato 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza alle donne.

L’accesso è gratuito e su base volontaria. Il percorso, individuale o di gruppo, dura circa un anno, durante il quale gli psicologi del Centro accompagnano gli uomini maltrattanti ad avere consapevolezza e ad assumersi la responsabilità dei comportamenti agiti e delle conseguenze che hanno comportato su partner e figli, e li supportano verso un cambiamento.

Oltre all’accesso volontario, dal 2019 è in atto un protocollo con la Questura di Modena, che in base a indicazione normativa invia a LDV gli uomini ammoniti dal Questore per violenza domestica e stalking. Una convenzione è in atto anche con l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna del Ministero di Grazia e Giustizia. Anche all’interno dell’Istituto Penitenziario di Modena è in atto un percorso trattamentale con gli uomini detenuti. 

“Quando siamo nati, nel 2011, ci chiedevamo se gli uomini avrebbero accettato il nostro percorso, era una sfida completamente nuova – spiega Monica Dotti, coordinatrice del Centro LDV dell’Ausl di Modena – fin da subito abbiamo visto che gli uomini accedevano motivati al cambiamento. Con il tempo tutto ciò si è moltiplicato e consolidato, e LDV è diventato un importante punto di riferimento all’interno della rete contro la violenza provinciale, che trova un importante raccordo nel protocollo prefettizio. La Regione Emilia-Romagna ci ha chiesto poi di collaborare per favorire l’apertura di un Centro LDV presso ogni Azienda Usl, scelta unica a livello nazionale, che sta portando, provincia dopo provincia, ad ampliare questa rete”.

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