Vinicio Capossela e le sue Tredici canzoni urgenti alla Festa del Racconto

Fabio Genovesi, Antonio Manzini, Stefano Nazzi e Jonathan Bazzi tra gli autori ospiti di domani, ultima giornata per la XVIII edizione della Festa del Racconto.

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Comprendere la macchina dell’informazione – ma anche solo orientarsi fra i titoli e le notizie che troviamo ogni mattina sui giornali – sembra sempre più difficile, per questo la Rassegna stampa del Post è diventata un appuntamento imprescindibile per migliaia di ascoltatori: l’ultima giornata della XVIII edizione della Festa del Racconto, domani 8 ottobre, si apre con il direttore Luca Sofri e il vicedirettore Francesco Costa, che leggono e commentano per il pubblico le notizie dal vivo (ore 10.30, Carpi, Piazzale Re Astolfo).

Piazzale Re Astolfo sarà il palcoscenico dei grandi nomi protagonisti di questa ultima giornata di festival: alle 18 Piazzale Re Astolfo ospiterà Fabio Genovesi e il suo ultimo romanzo Oro puro, nel quale racconta la navigazione di Colombo in modo del tutto inedito, calando il lettore dentro una grande avventura umana.

Alle 19:30 sarà la volta del reading a due voci Lo gran diluvio: Antonio Manzini e Tullio Sorrentino portano in scena un racconto inedito che ha come protagonista il cinico, sarcastico e amatissimo vicequestore Rocco Schiavone. 

Sempre a Carpi, all’Auditorium San Rocco alle 16, Stefano Nazzi, autore del podcast di culto Indagini, racconta al pubblico alcuni casi di cronaca fra i meno conosciuti nell’incontro “Indagare il male. Dieci casi che non avete mai ascoltato”.

E ancora, alle 17 al Giardino della Pieve, Jonathan Bazzi e Ginevra Lamberti si confronteranno nella conversazione “Non si finisce mai di nascere”. Nella vita si nasce molte volte. Ma come si manifesta questo momento, a che prezzo? Undici autrici e autori della nuova scena letteraria italiana, invitati da Teresa Ciabatti, si sono cimentati nell’impresa di narrare questa svolta nella raccolta di racconti Data di nascita. Insieme a Valentina De Poli, Jonathan Bazzi e Ginevra Lamberti riflettono sul significato della parola letteratura per una generazione di scrittori cresciuta un po’ da sola.

A chiudere la Festa del Racconto – che, con la direzione scientifica di Sonia Folin, ha portato a Carpi, Campogalliano, Novi e Soliera grandi nomi italiani e internazionali della cultura e oltre 50 eventi – sarà Vinicio Capossela, alle 21 al Teatro Comunale di Carpi. Con i tasti che ci abbiamo. Tredici canzoni urgenti in teatro è il titolo del concerto ispirato all’ultimo album dell’artista, unico evento a pagamento del programma: canzoni che nascono dalla necessità di confrontarsi con le problematiche più stringenti di un mondo oramai sprofondato sul divano di fronte alla continua spettacolarizzazione della realtà. “I tasti del pianoforte, smontati, sembrano spazzolini da denti per elefanti, o metri di legno da muratore. Privati del loro compito, e del complesso dello strumento per il quale sono costruiti, diventano lunghe dita inarticolate, smaltate in punta, a volte di bianco a volte di nero. Schegge di qualcosa che si è rotto, di un mondo fatto a pezzi come da un congegno che ti è esploso tra le mani. Con i tasti che ci abbiamo, ci siamo fatti infilzare senza che nessuna beatitudine ne sia venuta. Ma sono venute tredici canzoni, fastidiose e urgenti”, le parole dell’artista. 

La Festa del Racconto è anche “ragazzi”: chiude il programma dedicato ai più giovani la caccia al tesoro Nascosti in tutti i posti, nel Cortile del Ninfeo di Carpi alle 18.30: messaggi da decifrare, enigmi da risolvere e prove da superare attraverso le sale delle biblioteche, la torre dell’Uccelliera, la ludoteca, il teatro della luce, per arrivare alla soluzione e finalmente al premio.

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