“L’immigrato è il nemico perfetto. Meglio lui di banche, finanza e capitalismo…”

Analizzare, scavare. Andare oltre la prima intuizione, per riuscire così a penetrare quella “sintassi dell’odio” che oggi domina la narrazione nel nostro Paese. E’ stato questo l’invito lanciato e ripetuto più volte dallo scrittore e giornalista Roberto Saviano, ospite della Festa del Racconto a Carpi dove, dopo lunghe file e controlli, il pubblico ha gremito la tensostruttura di Piazzale Re Astolfo e chi non è riuscito a entrare ha ascoltato in piedi, da fuori.

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Analizzare, scavare. Andare oltre la prima intuizione, per riuscire così a penetrare quella “sintassi dell’odio” che oggi domina la narrazione nel nostro Paese. E’ stato questo l’invito lanciato e ripetuto più volte dallo scrittore e giornalista Roberto Saviano, ospite della Festa del Racconto a Carpi. 

Come si può imparare a “decrittare le menzogne? Quali sono le chiavi di lettura per comprendere ciò che viene detto e scritto? Un modo è senza dubbio quello di conoscere i meccanismi della comunicazione” Per il giornalista la “madre delle menzogne” è il refrain ricorrente secondo cui ci “starebbero invadendo”. Uno stato che vive nella “paura costante rappresenta il più grande dei capitali. Perché se individui il nemico, se la colpa di un disagio reale – come la crisi economica, la mancanza di lavoro, la criminalità… – la attribuisci a lui, allora non dovrai fare altro che promettere agli italiani di proteggerli. Stiamo assistendo a un Governo che terrorizza per poi proporsi come difensore e che dunque non ha più bisogno di parlare di lavoro, fiscalità…”.

Saviano individua nella crisi economica del 2008, l’inizio della fine. “Era necessario trovare un colpevole, un responsabile. Ed è stato trovato nell’immigrato. Meglio lui come nemico anziché le banche, la finanza, il capitalismo… E offrire un nemico a chi è pieno di rancore è un’operazione potente, efficace”. E in questo scenario anche le mafie ne hanno approfittato per “avere manodopera a basso costo. Di fatto, chi toglie diritti agli immigrati sta facendo un favore alla criminalità organizzata”.

Il fenomeno migratorio a cui stiamo assistendo, “così come le morti in quel Mediterraneo dove transitano e arrivano a destinazione tutte le merci, dalla cocaina al petrolio privo di accise per le pompe bianche delle mafie, tranne gli esseri umani”, prosegue Saviano è “un dramma gigantesco e che va affrontato con l’aiuto dell’Europa ma la narrazione menzognera che viene fatta deve essere fermata”. E se non si fermerà, possiamo “almeno cercare di capirla, non fermandoci di fronte a ciò che appare evidente, ma scavando maggiormente e tenendo nella mente gli undici principi su cui si fonda la propaganda (Principio della semplificazione e del nemico unico; Principio del contagio; Principio della trasposizione; Principio dell’esagerazione e della deformazione; Principio della volgarizzazione; Principio dell’orchestrazione; Principio del rinnovamento; Principio della verosimiglianza:; Principio del silenzio; Principio della trasfusione e Principio dell’unanimità), indicati da uno dei principali artefici dell’ascesa del nazismo nella Germania degli anni ’30: Joseph Goebbels. Ça va sans dire.

Jessica Bianchi