TRED presenta in Regione il progetto di ampliamento e i nuovi impianti per il trattamento del vetro

L’area di espansione, con tre nuovi capannoni e il recupero di un’abitazione esistente, è stata individuata nel terreno agricolo confinante sul lato sud dell’attuale area impiantistica a nord di Carpi, in via Remesina Esterna, nella frazione di Fossoli

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C’è tempo fino al 27 ottobre per presentare osservazioni al Progetto di revamping (ammodernamento) dell’installazione esistente di TRED CARPI srl e di nuova sezione di recupero vetro che prevede non solo la riorganizzazione e implementazione delle operazioni di trattamento dei rifiuti RAEE (da apparecchiature elettriche ed elettroniche) ma anche l’affinamento del processo di trattamento meccanico della frazione vetrosa e di quello chimico finalizzato alla produzione di EoW (l’End of Waste è il procedimento per il quale un rifiuto, sottoposto a un processo di recupero, perde tale qualifica per acquisire quella di prodotto).

Per lo sviluppo dell’intero progetto TRED necessita di un ampliamento dell’impianto esistente a nord di Carpi, in via Remesina Esterna, a Fossoli con la realizzazione di nuovi corpi di fabbrica e il recupero di edifici nelle aree di nuova acquisizione.

L’area di espansione è stata individuata nel terreno agricolo confinante sul lato sud dell’attuale area impiantistica e TRED ha presentato in Regione la documentazione per l’avvio della Procedura di Valutazione Ambientale Strategica per la variante allo strumento urbanistico del Comune di Carpi, al fine del rilascio del Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale.

Su questi terreni di nuova acquisizione il progetto prevede la costruzione di un capannone di 1.400 mq per il trattamento meccanico del vetro e dei pannelli fotovoltaici, uno di 1.200 mq per il trattamento chimico del vetro, un fabbricato di 260 mq per gli spogliatoi degli operai e la trasformazione dell’abitazione oggi esistente in uffici e spazi aziendali: poiché tali terreni per complessivi 19.891 mq sono destinati dal vigente Piano regolatore a zona agricola, è necessaria una variante urbanistica ai fini produttivi aziendali per renderne possibile l’edificazione.

Sulla base delle risultanze dello Studio di Impatto Ambientale che fa parte della documentazione fornita da TRED alla Regione Emilia Romagna, la variante ha “effetti trascurabili o nulli su quasi tutte le componenti ambientali, grazie anche alle misure prese in fase di cantiere e in fase di esercizio. L’unico impatto negativo di media entità – si legge – è legato al consumo di suolo. Per quanto riguarda eventuali opere di mitigazione, TRED ha già previsto nel progetto di ampliamento la piantumazione delle aree verdi e si dichiara comunque disponibile ad attuare eventuali altre opere che l’amministrazione comunale ritenesse necessarie. Per quanto riguarda le eventuali opere di compensazione, anche in questo caso, la società si dichiara disponibile a realizzare le opere che saranno da concordare con la pubblica amministrazione e che potrebbero sostanziarsi per esempio, come è emerso dai primi contatti avuti con i tecnici, in opere finalizzate al miglioramento delle connessioni viarie e ciclabili che insistono sulle aree circostanti allo stabilimento e/o la sistemazione della viabilità di accesso allo stabilimento di TRED CARPI”.

Si evidenzia “l’effetto positivo della Variante e più in generale del progetto che ha l’obiettivo di creare un ciclo chiuso del recupero del vetro, prevedendo che nello stesso sito in cui vengono attualmente ritirati i RAEE, vengano selezionate le componenti vetrose, vengano macinate in più stadi e direttamente inviate a trattamento chimico per la produzione di silicati solubili e insolubili, prodotti a cui sono associati molteplici impieghi di mercato”. La conclusione a cui arrivano i proponenti è che “gli interventi previsti non mostrano incompatibilità dal punto di vista ambientale”.

Sara Gelli

 

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