Non c’è giustificazione per la maleducazione, figurarsi per l’atteggiamento di chi arriva a denigrare un paziente. L’episodio riguarda una signora di Soliera che, in seguito a un fastidioso problema alla gola e al naso, si è rivolta al proprio medico di base che le ha prescritto una visita specialistica.
È stata fortunata a trovar posto, sebbene a distanza di sei mesi. Dopo la lunga attesa, finalmente si è sottoposta alla visita nei giorni scorsi presso un ospedale della provincia di Modena. Per fortuna niente di grave. Al termine, il medico si è rivolto alla signora chiedendole se era stata accompagnata da qualcuno che avesse un telefonino. Certo, mi ha accompagnato mia nipote, ha risposto. E il medico le ha chiesto di farla entrare nell’ambulatorio. Cosa che la nipote ha fatto ed è entrata.
A quel punto il medico ha fatto scorrere le immagini dell’esame a cui si era sottoposta la signora e ha chiesto alla nipote di fare un filmato. Al momento della consegna del referto negativo, “ecco signora – le ha detto – con il filmato lei si riguardi l’esame prima di tornare un’altra volta”. La signora è rimasta impietrita e se n’è andata mortificata da quel modo di comportarsi. Può essere comprensibile l’esasperazione dei medici ma le criticità appartengono al sistema, non possono essere in alcun modo imputate al singolo paziente.
S.G.