250 tonnellate di plastica in fumo ma per i risultati di Arpae occorre attendere

Quello di ieri è il quarto incendio che si sviluppa presso l’impianto Ca.Re. di Fossoli e sulle cause “deve essere fatta chiarezza”, dichiara il sindaco.

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Quello di ieri è il quarto incendio che si sviluppa presso l’impianto Ca.Re. di Fossoli e ha interessato circa 250 tonnellate di plastica proveniente dalle isole ecologiche, già pronta e confezionata in balle in attesa del ritiro da parte del consorzio Corepla per essere poi avviata ai successivi impianti di trattamento. Le operazioni di spegnimento da parte dei Vigili del Fuoco sono durate tutta la notte e solo questa mattina le fiamme sono state totalmente estinte. 

I tecnici Arpae già nel pomeriggio di ieri hanno effettuato alcuni campionamenti istantanei degli inquinanti tipici della combustione (acido solfidrico, monossido di carbonio, acido cloridrico, acido cianidrico, ammoniaca, composti organici volatili Cov) nelle immediate vicinanze dell’impianto, sottovento, utilizzando strumentazione a lettura diretta, evidenziando la presenza di Cov a valori contenuti e concentrazioni inferiori ai limiti di rilevabilità per gli altri parametri. La colonna di fumo, a causa delle elevate temperature, si alzava verso l’alto disperdendosi in atmosfera in direzione Nord Ovest rispetto all’impianto.

Comune e Ausl hanno emanato l’indicazione precauzionale alle abitazioni più vicine di tenere le finestre chiuse.

Sono stati posizionati strumenti per la misurazione di inquinanti in diversi punti sulla base della possibile ricaduta dei fumi presso le abitazioni più vicine, a Fabbrico, Novi, Rovereto, Carpi e Modena (quest’ultimo come punto di confronto). È stato inoltre installato un campionatore ad alto volume (per la rilevazione di diossine e furani) nel cortile delle scuole di Fossoli.

Per avere i risultati delle analisi di Arpae occorre aspettare ma nel frattempo è doveroso capire l’origine dell’incendio e quantificare la pericolosità degli inquinanti che la densa colonna di fumo nero, che si è levata per ore e ore, ha liberato.

A volere chiarezza è anche il sindaco Alberto Bellelli: “Voglio ringraziare i Vigili del Fuoco, la Polizia, i Carabinieri e Polizia Locale ed i dipendenti comunali intervenuti immediatamente. L’intera area è stata messa in sicurezza dai volontari della protezione civile e dalle forze dell’ordine mentre i dipendenti di Aimag hanno dato pieno supporto e mezzi per lo spegnimento dell’incendio. Chiedo che sia fatta piena luce sulle cause dell’incendio. Sono troppi gli episodi che hanno interessato quell’impianto. Care deve mettere in campo le migliori soluzioni possibili perché fatti come quello di ieri non capitino più. Mi auguro che i risultati delle rilevazioni e misurazioni degli inquinanti da parte di Arpa e Ausl arrivino quanto prima per dare in modo tempestivo informazioni alla popolazione”.