La Cina sta abbassando i tassi e sta facendo dumping monetario per promuovere i suoi prodotti a fronte delle dichiarazioni ostili di quei Paesi che vorrebbero boicottare i prodotti cinesi: quando un pannello solare cinese costerà dieci volte meno di quello che sarà in grado di costruire un qualsiasi paese europeo, cosa acquisterà un imprenditore? In casa europea, la Polonia di fronte a uno scenario economico in forte contrazione, per non dire recessione, ha iniziato ad abbassare i tassi di interesse potendolo fare perché pur essendo membro dell’Unione europea senza aderire alla moneta unica ha ancora una Banca nazionale polacca che può decidere come comportarsi.
Al contrario di Cina e Polonia cosa stiamo facendo noi? L’Europa ha deciso l’ennesimo rialzo dei tassi come cura ‘sbagliata’ perché non preceduta da un’analisi sul tipo di inflazione (vedi PAP20 del mese di luglio https://temponews.it/2023/07/31/bce-perche-i-rialzi-aggressivi-rischiano-di-incenerire-le-imprese) che è importata in quanto legata ai costi delle materie prime che l’Europa non possiede: già erano in aumento per il rimbalzo della domanda post pandemica, sono schizzati ulteriormente a causa della guerra in Ucraina e delle sanzioni che l’Europa ha imposto al blocco ex URSS; si tratta di un’Inflazione importante, strutturale, non facile da debellare a meno che non si vogliano annientare i consumatori europei: non domandando più beni potrebbero scendere i prezzi ma non è detta…
L’aumento dei tassi di interesse della banca centrale europea produce solamente la distruzione della domanda e, sul lungo periodo, la conseguente chiusura di aziende, cassa integrazione, licenziamenti e tutti a bussare in Comune perché le banche hanno espropriato le loro case.
In questo contesto si inserisce la linea europea che mette in discussione il Patto di Stabilità per riconfermalo come nel passato con i limiti del 3% del rapporto deficit/Pil e 60% del rapporto debito/Pil ma nessuna nazione, nemmeno la Germania, riuscirà a rientrare nei parametri e, sebbene la logica degli investimenti faccia bene agli Stati, l’Europa torna alla logica dell’austerità come dal 2008 in poi.
Per il nostro Paese sarebbe il momento di investire sulla crescita ma non abbiamo questa libertà (con l’eccezione del periodo pandemico bypassando il Patto di Stabilità) nonostante gli effetti moltiplicatori che si potrebbero ottenere. Adesso la riflessione potrebbe essere questa: la Banca centrale non risponde a nessuno perché è un organismo indipendente (ma nel mondo occidentale ‘portatore di democrazia’ è possibile avere un soggetto indipendente che, se impazzisce, ti alza del 20% i tassi di interesse distruggendo l’economia in un giorno solo e senza nessun controllo?) e, sebbene lo sia anche la Fed, l’organismo americano risponde al Parlamento avendo il controllo non solo dei prezzi e dell’inflazione ma anche della massima occupazione; è regolato da uno Statuto più vicino ai cittadini; la sua azione può essere compensata da quella del Governo che può decidere di scontare la tassazione o fare deficit per fare ponti e strade o assumere personale statale.
Al contrario, i singoli Stati europei si ritrovano i tassi d’interesse al massimo storico (neanche nel 2008 avevamo i tassi così alti), rialzati in pochi mesi, senza che i singoli governi possano fare nulla. Così siamo destinati alla distruzione e io vorrei capire chi l’ha deciso.
PAP20